La Regione ha ufficializzato il dimensionamento della rete scolastica che coinvolgerà 38 scuole nella zona di Salerno. Tuttavia, contemporaneamente, si è affrontata la polemica con il governo Meloni in merito ai nuovi parametri introdotti con la riforma voluta dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in particolare per quanto riguarda il numero minimo di studenti (961) previsto per ciascuna scuola.
Tale controversia è sfociata in ricorsi al Tar che non hanno prodotto risultati. La Corte Costituzionale è stata chiamata a esprimere un giudizio su questa questione e ha stabilito che, pur avvenendo un’interferenza con le competenze regionali concorrenti in materia di istruzione, prevalgono le competenze statali riguardanti l’ordinamento e l’organizzazione amministrativa dello Stato, comprese le norme generali sull’istruzione e il coordinamento della finanza pubblica.
Uno “schiaffo” per il governatore Vincenzo De Luca che, comunque, non getta la spugna, tant’è che nella delibera viene ricordato come “alla Regione spettino le competenze circa la definizione degli indirizzi di programmazione e l’approvazione dei piani regionali di organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa di tutto il sistema di istruzione e formazione”.
