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sabato, 19 Aprile, 2025
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Caso Claps. Lo scrittore Fabio Amendolara racconta la sua inchiesta

Il tema della giovane potentina Elisa Claps non smette di suscitare polemiche e tanti interrogativi ancora oggi non pienamente chiariti.  Abbiamo incontrato il cronista di giudiziaria, nonché autore di numerose pubblicazioni d’inchiesta giornalistica: Fabio Amendolara fautore, insieme al giornalista Fabrizio Di Vito, del volume “Indagine nell’abisso della Chiesa della Trinità” proprio davanti il luogo che ha “custodito”, per ben diciassette anni, il corpo della giovane potentina rinvenuto solamente nel 2010.

Fabio, il 12 settembre scorso si è celebrato il trentennale della scomparsa di Elisa Claps. Cosa aggiunge questa sua pubblicazione rispetto a quanto è già stato detto e scritto sul tema? Colpisce una affermazione rilasciata in occasione di uno dei tanti incontri pubblici: “abbiamo realizzato un’inchiesta giornalistica che si va ad affiancare all’inchiesta giudiziaria…”

Direi piuttosto che si va a sovrapporre all’inchiesta giudiziaria. Quando Fabrizio Di Vito che mi ha accompagnato in questa avventura è venuto da me, in occasione proprio del trentennale, per dirmi di scrivere qualcosa a riguardo mi sono limitato a rispondergli che era già stato detto e pubblicato tutto. Mi sono subito reso conto, tuttavia, che mi sbagliavo. Ci siamo messi a leggere e a rileggere tutta la documentazione rendendoci conto, fin da subito, che c’erano tanti documenti poco utilizzati o addirittura scartati sia dagli inquirenti sia dagli investigatori dell’epoca. Di salti sulla sedia ne abbiamo fatti molti e, mettendo tutto insieme, direi che è venuto fuori un documento che si può considerare come una base per tutti coloro che vogliono cimentarsi con il “caso Claps”.

 

Oltre al lavoro immane legato alla disamina dei documenti giudiziari è certamente il titolo che ha scelto per questo lavoro che colpisce, più che altro il termine “abisso”…

Ci siamo occupati di tanti aspetti considerati poco o nulla dagli altri. Mentre tutti si dedicavano alle versioni delle donne delle pulizie, a quelle dei sacerdoti che mentivano o non mentivano, a mio parere è stato tralasciato il segmento più importante dell’inchiesta, che porta poi alle seguenti domande: Chi ha aiutato Danilo Restivo ad occultare il corpo di Elisa Claps nel sottotetto della Trinità? Chi lo ha agevolato nel farla franca per ben diciassette anni?

Rosa Santarsiero

 

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