“Garantire cure mediche anche a chi vive in paesi più poveri: questa è la nostra sfida e il nostro”. Così l’avvocato Danilo Cozza che ha annunciato, che in occasione dell’apertura del nuovo studio medico -radiologico a Polla la Sianomed, che sostituisce un precedente studio, si ha intenzione di donare le macchine precedentemente in uso. Si tratta dell’apertura, in programma per i primi giorni di marzo, di un nuovo studio radiologico, con visite specialistiche mediche, nonché visite radiologiche a domicilio, che sostituisce quello precedente sempre in via Stazione. La nuova proprietà ha rinnovato il “parco attrezzature” e per questo motivo, su input del legale, l’avvocato Danilo Cozza. “Ho vissuto personalmente situazioni difficili relativamente alla salute e, credo che nessuno dovrebbe trovarsi in tali contesti e circostanze, ma maggiormente sostenuti e tutelati dalla Sanità Pubblica”. Cozza ha ribadito la necessità di ridiscutere le politiche sanitarie e avviare un forte rinnovamento e potenziamento dell’offerta assistenziale territoriale, che permetta sia di gestire situazioni di emergenza, sia di adeguare i servizi ai profondi mutamenti demografici e sociali verificatisi in Italia. Si rimarca la necessità di “ridefinire le regole del gioco”, sostituendo laddove possibile le gare con partnership autentiche tra Terzo settore ed enti pubblici entro una visione di pianificazione comunitaria. “All’interno di questa cornice, anziché gestire prestazioni sanitarie per conto della sanità pubblica, il Terzo settore dovrebbe configurarsi come un attivatore di risposte sociali innovative, che facciano leva sulla prossimità alle persone e ai territori. Particolarmente interessanti sono a questo riguardo alcune esperienze volte a supportare la continuità dell’assistenza e l’integrazione tra la dimensione sociale e sanitaria seguendo un paradigma di tipo collaborativo. Vogliamo incentivare la terapia “domiciliare”, onde sottrarre i pazienti ai disagi e alterazioni psicofisiche dovute al trasporto, grazie al servizio di “radiologia domiciliare” che si prefigge di sottoporre radiografie a domicilio mediante attrezzature portatili. Da qui l’intenzione di devolvere in beneficenza le apparecchiature precedentemente in uso presso lo studio, del valore di diverse decine di migliaia di euro come omaggio ai paesi maggiormente bisognosi. Si tratta di attrezzature importanti, tecnologicamente avanzate che possono essere fondamentali per la cura e la diagnosi di malattie. “La nostra intenzione è cedere queste attrezzature – ha spiegato l’avvocato Cozza – ad associazioni di volontariato che magari operano in zone del mondo che non hanno la possibilità di acquistarle, oppure potranno venderle per servirsi del ricavato a favore degli ospedali. Noi siamo disponibili e aspettiamo che associazioni Onlus ci contattino”.