Nella sala del Cineteatro Totò di Sassano si è tenuto, alla presenza degli alunni dell’Istituto Comprensivo Falcone di Sassano, un incontro dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” ucciso nel 2010.
Ha fatto gli onori di casa la Dirigente scolastica Patrizia Giovanna Pagano che, nel ringraziare docenti, ragazzi e collaboratori per il lavoro svolto, ha ricordato: “Siamo figli di una civiltà democratica che deve avere nel dna il coraggio di voltare la faccia all’illegalità, la scuola deve avere il dovere morale di continuare l’azione di uomini liberi come Angelo Vassallo”. Ha poi preso la parola, in rappresentanza del comune di Monte San Giacomo, l’assessore Giacomo Caporrino il quale ha voluto far riecheggiare una frase del Sindaco di Pollica che ha fatto da leitmotiv del suo percorso di studi e che racchiude il grande valore dell’uomo che è stato: “Il politico pensa alle prossime elezioni, l’uomo di Stato pensa alle prossime generazioni”.
Anche l’assessore Antonio Capuano, quale rappresentante del Comune di Sassano, si è unito alle attestazioni di stima nei confronti dell’uomo prima che del politico che è stato Angelo Vassallo.
È stato poi il turno dell’Onorevole Tommaso Pellegrino “ho sempre apprezzato la serietà con cui ha affrontato la morte del padre” – ha detto di Antonio- continuando a parlare di giovani, dell’importanza di credere nei propri sogni, di perseguirli con onestà e sacrificio.
Sul taccuino del Riccardo Christian Falcone, coordinatore provinciale di Libera Contro le Mafie, sono finite diverse parole pronunciate durante la mattinata.
La parola memoria, ad esempio. “Dobbiamo riflettere insieme sul significato della parola memoria perché se oggi usciamo di qua e ci dimentichiamo subito di quello che abbiamo ascoltato e del testimone che la storia di Angelo ci ha lasciato, ancora una volta rischiamo di aver perso memoria. Fare memoria non può essere disgiunto da un’altra parola che è la parola impegno. Antonio oggi è qui per consegnarvi la vita di suo papà e questo deve essere per tutte e tutti noi noi un cazzotto nello stomaco che deve dirci che quella morte non è stata inutile”.
L’incontro si è concluso con le parole emozionate e gentili che Antonio Vassallo ha rivolto ai tanti studenti con i quali si è trattenuto oltre il tempo previsto per soddisfare tutte le loro curiosità. Tanti gli aneddoti, tanta la voglia trasmessa di credere nella giustizia e la certezza di continuare a vivere delle stesse cose che suo padre amava: il mare e l’onestà.
Francesca Romanelli