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martedì, 10 Dicembre, 2024
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Medici di famiglia, in Campania sono pochi e sovraccarichi

Il panorama della medicina generale in Campania rivela una situazione critica, come evidenziato dai dati emersi nel dossier della Fondazione Gimbe. Secondo questo studio, il 58,4% dei medici di medicina generale supera il limite di 1.500 assistiti, contro la media nazionale del 47,7%. Questo dato suggerisce una pressione maggiore sui medici campani rispetto alla media nazionale.

Analizzando i numeri, al primo gennaio 2023, il numero medio di assistiti per medico in Campania era di 1.382, leggermente superiore alla media nazionale di 1.353. Tuttavia, secondo le stime della Fondazione Gimbe, che considera un rapporto ideale di un medico per ogni 1.250 assistiti, in Campania mancavano 381 professionisti rispetto a tale standard. Ciò è particolarmente preoccupante se si considera che, tra il 2019 e il 2022, i medici di famiglia nella regione sono diminuiti del 7,1%, un tasso più basso rispetto alla media nazionale del 11%.

Un altro dato rilevante è l’età dei medici. Nel 2022, l’80,7% dei professionisti campani aveva oltre di 27 anni di laurea, rispetto alla media nazionale del 72,5%. Inoltre, secondo il dossier Gimbe, sono 1320 i medici che raggiungeranno l’età pensionabile tra il 2023 e il 2026, raggiungendo così l’età massima per il pensionamento ordinario, escluse le deroghe.

Considerando che nel 2026 il numero di medici di medicina generale in Campania diminuirà di 384 unità rispetto al 2022, tenendo conto dell’età di pensionamento ordinaria di 70 anni e del numero di borse di studio assegnate per gli anni 2020-2023, emerge una prospettiva inquietante per il futuro della sanità regionale.

La diminuzione del numero di medici di famiglia potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, aumentando il carico di lavoro per i professionisti rimanenti e compromettendo la qualità dell’assistenza sanitaria offerta alla popolazione. È necessario, pertanto, adottare misure urgenti per affrontare questa problematica, come l’incremento del reclutamento di nuovi medici e l’implementazione di politiche volte a migliorare le condizioni di lavoro e incentivare la permanenza dei professionisti nel settore della medicina generale in Campania. Solo così si potrà garantire un sistema sanitario efficiente e di qualità per tutti i cittadini della regione.

Giuseppe Giardullo

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