Il secondo incontro per il dibattito pubblico sulla realizzazione delle dighe a Casalbuono e Montesano sulla Marcellana, tenutosi a Montesano, ha visto dialogare sul tema le parti coinvolte mentre mercoledì scorso è stata la volta di Casalbuono.
Gli incontri sono stati partecipati vista l’importanza del progetto, un’opera pubblica imponente che consisterebbe nella realizzazione di due invasi volti a laminare le piene, all’accumulo di acqua in vista dei periodi siccitosi e verosimilmente alla realizzazione di una centrale idroelettrica. Il progetto definitivo non è stato ancora scelto, sono presenti infatti tre alternative, come si può vedere dai documenti presenti sul sito “Dighe Alto Tanagro”, anche se la seconda alternativa, con una diga di 28 metri a Casalbuono e una di 45 metri a Montesano sulla Marcellana sarebbe la più accreditata. Le perplessità e i dubbi non sono pochi, infatti nel periodo di dibattito pubblico, che complessivamente durerà 60 giorni, fino a metà maggio, potranno essere presentate delle domande e delle osservazioni tecniche a cui i progettisti, dello studio Lombardi, dovranno rispondere, come specificato dall’arbitro del dibattito, l’ingegnere Gennaro Mosca, in maniera esaustiva e trasparente. Durante l’incontro il Sindaco di Montesano, Giuseppe Rinaldi, ha rimarcato le parole “prudenza, responsabilità e studio” per agire con coscienza e tutelare non solo l’ambiente ma anche la sicurezza pubblica per il buon governo del territorio. Il giudizio quindi da parte delle amministrazioni comunali di Montesano e Casalbuono resta sospeso, per un’opera che potrebbe rivelarsi strategica per i problemi idrogeologici che affliggono tutto il comprensorio valdianese, ma che allo stesso tempo dovrebbe essere strutturata tenendo conto della geomorfologia del territorio. Presente anche la Comunità Montana Vallo di Diano, con il Presidente, Francesco Cavallone, che ha evidenziato i benefici delle dighe per tutto il comprensorio e allo stesso tempo ha espresso un giudizio di cautela per quelle che possono essere le “controindicazioni”. Numerosi i dubbi anche da parte della cittadinanza che ha espresso perplessità in merito all’impatto ambientale delle dighe e alla debole presenza di benefici per i territori di Montesano e Casalbuono che in primis verranno coinvolti. Il prossimo incontro si terrà il 17 aprile a Padula e sarà per lo più rivolto alle associazioni di categoria, imprenditori del territorio e istituzioni che potranno raccogliere ulteriori domande e osservazioni.
Carmen De Fina