“Cocaina e babà” è il primo podcast ideato e prodotto da Gabriella Simoni, la nota giornalista dei tg Mediaset. Inviata di guerra da oltre trent’anni e in prima linea sui fronti più caldi come la Guerra del Golfo, l’Iraq e il Ruanda, questa volta Simoni si è occupata di un tipo di guerra diversa, una guerra privata: quella con la droga. Nel podcast, che da gennaio è usufruibile su tutte le principali piattaforme digitali (Spotify, Spreaker, Audible, Google Podcast), viene raccontata la storia di Pino Bozza, ristoratore e imprenditore napoletano che per anni è stato prigioniero nelle grinfie della cocaina.

Racchiusa nello spazio di sei puntate, la vita di Bozza viene raccontata in tutte le sue sfaccettature. Dall’infanzia a Miano, uno dei quartieri più difficili di Napoli, caratterizzata dalla povertà, dalla “nausea della miseria” e dalla voglia di riscatto, ai rischi del successo, con l’apertura dei suoi ristoranti, e alla battaglia costante con la cocaina. La discesa di Pino all’inferno e la risalita, non senza diverse cadute lungo il percorso, vengono narrate con uno stile diretto, schietto e senza filtri. Dal racconto, realizzato attraverso l’uso del napoletano e dell’italiano, emerge il ritratto di un uomo controverso e spavaldo, ma che non nasconde la propria paura di rimanere nuovamente intrappolato dal “drago”, così è come Bozza descrive la dipendenza dalla droga. Al termine del podcast è evidente la volontà, condivisa dai due narratori, di servirsi della storia di Pino come esempio e come aiuto per tutte quelle persone che si trovano ad affrontare le sue stesse battaglie.