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lunedì, 16 Giugno, 2025
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Arrestato per induzione al suicidio, ma era vittima di truffa. Liberato il 40enne di Sala Consilina

È stato rimesso in libertà il 40enne di Sala Consilina arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di estorsione e induzione al suicidio nei confronti di un 50enne della provincia di Modena.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena ha deciso di revocare la misura cautelare della custodia in carcere. Questo perché l’uomo, che resta formalmente indagato, non sarebbe carnefice ma a sua volta vittima di una truffa sentimentale e che lo ha portato ad essere a sua insaputa coinvolto nel ricatto che ha indotto un uomo a togliersi la vita.

Il 40enne di Sala Consilina ha intrattenuto per mesi una relazione virtuale su Telegram con una donna, i due non si conoscevano personalmente, ma i messaggi virtuali tra di loro erano costellati di vezzeggiativi amorosi che si accompagnavano a richieste finanziarie da parte della donna.

Tale Fernanda gli diceva di avere difficoltà economiche, e chiedeva al 40enne di inviarle denaro e di attivare diverse carte di debito a suo nome e lui pur di mantenere in piedi la relazione ha fatto di tutto per soddisfare le sue richieste.

Durante l’interrogatorio il 40enne ha fornito una versione difensiva coerente con gli elementi a suo favore emersi nel corso delle indagini, sostenendo di essere ignaro del vero scopo delle richieste della donna. Così si legge nelle motivazioni della scarcerazione.

La difesa ha evidenziato come il 40enne fosse più una vittima di un inganno sentimentale piuttosto che un complice consapevole delle attività criminali.

L’elemento indiziario principale a suo carico era una chiamata effettuata nel mese di novembre del 2023 da una ragazza albanese ad un anziano e intercettata durante le indagini. La chiamata aveva agganciato una cella telefonica a Sala Consilina, sollevando sospetti sulla sua partecipazione diretta. Tuttavia, l’assenza di ulteriori prove concrete ha portato il GIP a ritenere indebolito il quadro indiziario inizialmente a suo carico.

La cronologia delle operazioni finanziarie fatte dal 40enne ha mostrato discrepanze che hanno ulteriormente indebolito l’accusa.

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