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venerdì, 17 Gennaio, 2025
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L’infermiera di Polla in missione in Kurdistan per aiutare piccoli pazienti

Una infermiera di Polla in missione in Asia per aiutare dei piccoli pazienti e formare colleghi iracheni. Si tratta di Teresa Venosa in azione con l’associazione italiana SITALY (Siena) in collaborazione con Heevie organization di Duhok. Si tratta di associazioni che operano nella regione Autonoma del Kurdistan Iracheno dal 1998 in collaborazione con l’Organizzazione locale “HEEVIE” in progetti di assistenza sociale sanitaria per la popolazione e miglioramento delle cure pediatriche. Ed è centrale il progetto “Avrò cura di te”.

In tale contesto, considerando l’elevato numero di patologie pediatriche nella regione del Kurdistan iracheno ed alla luce delle carenze attuali delle strutture sanitarie locali e alla mancata disponibilità di personale specializzato nel fornire le cure e la gestione necessarie per gruppi critici di pazienti, il progetto si è consolidato con il partenariato dell’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova e dell’Ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste con le seguenti finalità: Migliorare le cure dei bambini mediante un appropriato iter diagnostico – terapeutico e chirurgico, in particolare nel settore delle patologie cardiache, oncologiche, ematologiche, metaboliche ed altre patologie congenite e conatali. Migliorare le competenze e le capacità del personale sanitario e migliorare i meccanismi di interazione e i protocolli terapeutici e gestionali nel trattamento delle patologie pediatriche.

E in missione in questi giorni anche una infermiera di Polla, Teresa Venosa, esperta di rianimazione pediatrica e adulti. In queste settimane ha lavorato in Iraq, precisamente nel Kurdistan iracheno, per operazioni di cardiochirurgia pediatrica. Teresa sta lavorando in rianimazione per formare i colleghi curdi.

Nel corso della recente missione di cardiochirurgia pediatrica del mese di settembre due dei dieci bimbi operati al cuore provengono proprio dai campi di rifugiati di religione yezida, accolti nell’area di Dohuk. La possibilità di vedere questi bimbi guarire è una promessa di vita e di riscatto che dà speranza non solo alla famiglia ma all’intera comunità.

1 Commento

  1. Luigia Bossi says:

    Grande Teresa!!!

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