lunedì, 4 Novembre, 2024
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Terapie riabilitative domiciliari. Pellegrino in Consiglio regionale: “Manterremo alta l’attenzione sul tema”

Ieri, su richiesta del consigliere regionale Tommaso Pellegrino, si è svolta un’importante seduta della V Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, presieduta dal consigliere Enzo Alaia, sulle terapie riabilitative domiciliari. All’incontro hanno partecipato l’assessore Ettore Cinque e il direttore generale per la tutela della salute Antonio Postiglione, insieme ai rappresentanti di categoria del settore della riabilitazione. Presenti Paolo Francesco Esposito, Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta; Mariaconsiglia Calabrese, Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti di Salerno e Franco Ascolese, Presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari.

“Sono soddisfatto che la Giunta e la Direzione generale per la tutela della salute abbiano aperto uno spazio di confronto con i rappresentanti della riabilitazione con l’obiettivo di superare alcune criticità emerse nell’assistenza domiciliare per i pazienti che necessitano di un percorso riabilitativo, manterremo alta l’attenzione su questi temi cruciali – ha dichiarato il capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale.

Il nostro obiettivo – ha precisato Pellegrino- è individuare soluzioni concrete per migliorare un servizio delicato, quello della riabilitazione domiciliare, che oggi presenta diverse criticità, tra cui le lunghe liste d’attesa, la qualità delle prestazioni erogate e il rischio elevato di esercizio abusivo della professione. È necessario rafforzare la presa in carico, la cura e la gestione riabilitativa dei pazienti campani, per rispondere in modo adeguato alle esigenze di salute”.

Pellegrino ha poi sottolineato l’urgenza di intervenire tempestivamente nei percorsi riabilitativi. “Non possiamo permetterci tempi biblici per la presa in carico dei pazienti. Per ottenere un recupero ottimale, è necessario intervenire il prima possibile, evitando ritardi che non solo penalizzano il paziente, ma rappresentano anche uno spreco di risorse. Intervenire un anno dopo l’evento acuto non è certamente d’aiuto ai pazienti. Inoltre-ha continuato Pellegrino- ascoltare le legittime richieste dei professionisti della riabilitazione e valorizzarli attraverso politiche di gratificazione è essenziale per migliorare la qualità dell’assistenza e contrastare il fenomeno dell’esercizio abusivo della professione”.

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