Il “Progetto Sveva” il laboratorio di sartoria delle donne migranti messo in piedi dalla Cooperativa sociale Il Sentiero per realizzare turbanti e copricapo per pazienti oncologiche è stato presentato anche ad Atena Lucana.
Un evento che ha visto la partecipazione delle donne beneficiarie dei progetti Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) protagoniste di un défilé durante il quale saranno presentati al pubblico i vari modelli di copricapo. Presenti ieri il sindaco di Atena Lucana, Luigi Vertucci, l’assessore Michela Siciliano, il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, i primi cittadini e gli amministratori dei Comuni interessati
Un progetto che nasce per la prima volta nel 2017 ma a causa della pandemia si era interrotto. E’ stato ripreso grazie alla professionalità e alla creatività di una giovane stilista e modellista Ylenia Di Filippo con la quale è stato avviato sia nel Vallo di Diano che nell’alta Valle del Calore un laboratorio di sartoria attrezzato con macchine da cucire professionali.
Progetto Sveva è dedicato alla memoria di Sveva Ferraioli, moglie di Geppino Parente, sindaco di Bellosguardo. Dopo i saluti del sindaco Luigi Vertucci c’è stato l’intervento del presidente della Cooperativa sociale Il Sentiero Fiore Marotta. Con loro donne migranti dell’Ucraina, della Nigeria, della Costa D’Avorio, della Tunisia, del Camerun, dell’Afghanistan, della Guinea. E poi ancora operatrici dell’équipe SAI.
“Tutti i turbanti e i copricapo- hanno rimarcato le coordinatrici dei Sai Lucia Patrone e Mariangela Cestaro- saranno periodicamente consegnati gratuitamente alle associazioni della nostra provincia che si occupano di supportare la vita delle donne che affrontano una patologia oncologica, cure come la chemioterapia e la perdita dei capelli. Il nostro impegno si traduce in una restituzione sociale ai territori e alle comunità”.