Le analisi al carbonio hanno permesso di scoprire che i resti delle palafitte nella Grotta di Pertosa e Auletta fossero di migliaia di anni prima di Cristo. Le Grotte di Pertosa-Auletta, rappresentano così una delle testimonianze archeologiche e naturalistiche d’Europa, Grazie a una concessione triennale del Ministero della Cultura, la Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente) ha avviato un progetto di scavi archeologici che si estenderà dal 2025 al 2027. La direzione scientifica, affidata a Felice Larocca, sta coordinando un’équipe multidisciplinare di studiosi provenienti da università ed enti di ricerca nazionali. Tra i tesori trovati, inestimabili dal punto di vista archeologico, anche uno scalpello intatto di 1.300 anni fa conservato perfettamente da acqua e fango.

Gli scavi sono in corso durante il periodo di riposo ecologico del sito. Gli archeologi mettono in atto azioni complesse – quasi da acrobati – per riuscire a effettuare gli studi. Fondamentale, ovviamente, il lavoro della Sovraintendenza.
Dopo il consueto fermo biologico e un’importante campagna di scavi archeologici, la Fondazione MIdA, nel week end del 14 febbraio, riapre le porte del complesso museale in provincia di Salerno, costituito dalle Grotte di Pertosa-Auletta, il Museo del Suolo e il Museo Speleo-Archeologico. Tante le novità e le iniziative previste per questa nuova stagione.
A partire dalle Grotte di Pertosa-Auletta che, alla luce dei risultati delle recenti ricerche archeologiche e di preziosi ritrovamenti, arricchiranno la propria visita con rivelazioni inedite e dell’alto valore storico sul rapporto uomo-grotta nell’arco dei millenni. Mentre, il Museo del Suolo ospiterà una nuova colonia nella casa delle formiche per raccontare e mostrare un esempio reale di bioma e come questo svolga attività vitali per il funzionamento degli ecosistemi terrestri. Infine, in primavera, toccherà al Museo Speleo-Archeologico accogliere i turisti in una veste rinnovata. Da quest’anno, inoltre, tutti i giovedì l’intero complesso museale sarà visitabile gratuitamente dai residenti nei Comuni del Vallo di Diano, della Valle del Tanagro e degli Alburni, previa prenotazione e verifica dell’elenco sul sito della Fondazione Mida.