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domenica, 7 Dicembre, 2025
CronacaAttualità

La Fondazione Vassallo scrive al Ministro dell’Interno: “Chiarimenti sul flash mob per Cagnazzo davanti al Tribunale di Salerno”

La Fondazione Vassallo ha inviato questa mattina una lettera al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo e al Prefetto di Salerno Francesco Esposito, chiedendo chiarimenti in merito al flash mob tenutosi il 14 novembre 2025 davanti al Tribunale di Salerno in sostegno di Fabio Cagnazzo, imputato – si precisa – nell’ambito del processo per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010.

Secondo quanto riferito dalla Fondazione, tra i partecipanti alla manifestazione vi sarebbero stati attuali ed ex appartenenti all’Arma dei Carabinieri, circostanza definita “singolare” e fonte di perplessità. Nella nota, la Fondazione osserva come i manifestanti “forse non siano consapevoli che l’Arma dipende funzionalmente dal Ministero dell’Interno”, ricordando inoltre che il Ministero dell’Interno, insieme alla Presidenza del Consiglio e al Ministero della Giustizia, risulta costituito parte civile nel processo che vede imputato Cagnazzo, il quale – come previsto dalla legge – va considerato innocente fino a eventuale sentenza definitiva.

La Fondazione si interroga anche sull’eventuale autorizzazione della Prefettura alla manifestazione svoltasi sul piazzale antistante il Tribunale, definito “un luogo che per gli antichi greci sarebbe stato un Areopago, sede dei processi per omicidio premeditato”.

“È spiacevole – si legge nella lettera – vedere uomini dello Stato continuare a seminare spine, come accaduto in questi quindici anni”, richiamando anche le vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni membri della famiglia Vassallo. La missiva si conclude con una riflessione simbolica: “Lo Stato è scalzo”.

La Fondazione chiede ora alle Autorità competenti verifiche e chiarimenti su quanto accaduto, ribadendo la necessità di tutelare “la sacralità dei luoghi di giustizia” e il rispetto delle istituzioni.

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