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lunedì, 29 Dicembre, 2025
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Consiglio Regionale della Campania: Manfredi presidente, Trapanese e Fabbricatore vicepresidenti

Al via la XII legislatura del Consiglio regionale della Campania, tra richiami alla responsabilità istituzionale e i primi segnali di tensione politica. A presiedere la seduta inaugurale, nel ruolo di consigliere anziano, Fernando Errico, che ha invitato l’Aula a dare “risposte concrete”, soprattutto su sanità e diritto alla cura, anche nelle aree più fragili.

Intorno a mezzogiorno è stato eletto Massimiliano Manfredi (Pd) presidente del Consiglio regionale con 41 voti, consenso ampio che ha incluso anche parte dell’opposizione. Hanno ricevuto una preferenza anche Luca Trapanese (M5S) e Lucia Fortini (A testa alta); sei le schede bianche e due nulle, una con la scritta De Luca. Manfredi ha parlato di “responsabilità ampia” e di un necessario equilibrio tra Consiglio e Giunta, ricordando Anna Tagliaferri, vittima di femminicidio, e le vittime degli incidenti sul lavoro. Capogruppo Pd sarà Maurizio Petracca.

Completato l’Ufficio di Presidenza: vicepresidenti eletti Luca Trapanese per la maggioranza (24 voti) e Giuseppe Fabbricatore (FdI) per l’opposizione (19). Segretari d’Aula: Lucia Fortini per la maggioranza (23) e Michela Rosan (Lega) per l’opposizione (19). Questori: Raffaele Aveta (M5S) per la maggioranza (23) e Livio Petitto (Forza Italia) per l’opposizione (18); due voti a Enzo Alaia. Assenti in Aula i gruppi Casa riformista e Noi di Centro di Clemente Mastella, riuniti in un gruppo unitario: primi “mal di pancia” nella maggioranza.  

Il neogovernatore Roberto Fico ha illustrato le linee programmatiche: “governare è responsabilità”, ha detto, riconoscendo le criticità della sanità e puntando su Case e Ospedali di comunità oltre il mero risanamento contabile. Ha salutato l’ex presidente Vincenzo De Luca, promesso un rapporto corretto con la minoranza e rivolto un’apertura allo sfidante Edmondo Cirielli. Robeto Fico ha anche annunciato il ritiro della querela contro Report, rivendicando il ruolo dell’informazione.

Proprio Cirielli ha espresso i dubbi del centrodestra: “l’assenza della Giunta non è un buon segnale”, auspicando discontinuità dopo “dieci anni di monocolore Pd” e annunciando un’“opposizione istituzionale”. Più duro Gennaro Sangiuliano (FdI), che parla di maggioranza spaccata e di “soccorso blu” istituzionale, citando i voti dispersi e la sospensione dei lavori. Attacco condiviso anche da Massimo Pelliccia (FI), Massimo Grimaldi (Lega) e Francesco Iovino (Cirielli presidente): “maggioranza lacerata, centrodestra compatto”. La legislatura parte, ma il clima resta teso.

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