Sala Consilina ha scritto ieri una pagina destinata a restare nella memoria civile e culturale della comunità con il conferimento della cittadinanza onoraria a Lino Banfi, riconoscimento che va ben oltre l’omaggio a un celebre attore e assume il valore di un tributo a una figura che ha attraversato, raccontato e accompagnato oltre mezzo secolo di storia italiana. La presenza di Banfi ha trasformato la giornata in un evento di forte intensità simbolica, capace di unire istituzioni, territorio e sentimento popolare.

Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi, rappresenta un unicum nel panorama dello spettacolo nazionale. La sua carriera, lunga più di sessant’anni, è il racconto di un’evoluzione rara, partita dal teatro e dal cinema popolare per arrivare a una dimensione pubblica e istituzionale che lo ha consacrato come figura familiare, rassicurante e trasversale. La sua comicità, mai disgiunta dall’umanità, ha saputo parlare a generazioni diverse, trasformando il sorriso in linguaggio universale e strumento di coesione sociale.
Accanto al percorso artistico, Sala Consilina ha voluto riconoscere l’uomo, che non ha mai nascosto le proprie origini modeste né le difficoltà degli esordi, facendo dell’umiltà un tratto distintivo del suo successo. Negli ultimi anni Banfi ha saputo dare alla propria notorietà un valore civico, impegnandosi come ambasciatore UNICEF e prestando la sua voce e il suo volto a campagne di sensibilizzazione sociale, come quella promossa dall’Arma dei Carabinieri contro le truffe agli anziani. Un impegno che ha rafforzato il suo ruolo di riferimento etico, oltre che artistico.


Il conferimento della cittadinanza onoraria suggella anche un legame personale con il territorio, radicato nella presenza di familiari a Sala Consilina e in un rapporto mai interrotto con la Campania. L’accoglienza calorosa riservata all’attore ha restituito l’immagine di una comunità capace di riconoscersi nei valori che Banfi incarna, facendo della semplicità, della memoria e della famiglia elementi fondanti della propria identità.
La giornata è stata ulteriormente arricchita dal Ragù Day, manifestazione che ha fatto da cornice culturale e popolare alla presenza di Lino Banfi, ospite d’onore dell’evento. Piazza Umberto I si è trasformata in un grande spazio di condivisione, animato da cittadini e visitatori dalle ore 11 alle 17, confermando Sala Consilina come punto di riferimento per iniziative regionali di ampio respiro.




Il Ragù Day, promosso dalla Regione Campania attraverso Scabec e realizzato in collaborazione con Casa Surace, dopo la tappa inaugurale di Napoli ha scelto il Vallo di Diano per proseguire il proprio percorso di valorizzazione delle aree interne, riconoscendo nella cucina tradizionale uno strumento potente di racconto identitario. Il cibo, in questa cornice, è diventato linguaggio culturale, memoria condivisa e occasione di incontro tra generazioni.
Grande attenzione ha riscosso l’area gastronomica, con il food truck della storica Trattoria Nennella e numerosi punti ristoro dedicati ai prodotti tipici, affiancati da un menù che ha reso omaggio alla cucina domestica campana. Lo Stand delle Nonne ha rappresentato uno dei momenti più autentici della giornata, celebrando la trasmissione dei saperi e delle ricette come patrimonio immateriale da custodire.
Il programma è stato completato da momenti di spettacolo e narrazione con i protagonisti di Casa Surace, Daniele Pugliese e Serena Caputo, da interventi di ospiti legati al mondo della comunicazione e del turismo, oltre a laboratori dedicati alla pasta fatta in casa, attività per bambini e iniziative pensate per gli anziani. Un insieme articolato che ha trasformato il Ragù Day in un’esperienza culturale a tutto tondo.


















