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martedì, 17 Settembre, 2024
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“Tra 180 giorni i lavori saranno terminati”: oggi si sarebbe dovuto inaugurare il Ponte di Caiazzano. E invece è tutto fermo a una ruspa

Sei mesi fa la posa della prima pietra con l’annuncio, accompagnato da passarella in grande stile, che entro 180 giorni le auto sarebbero tornate a transitare sul ponte di Caiazzano. E invece a 180 giorni da quella manifestazione di interesse, politico, sul ponte tra Sassano e Padula chiuso da due anni non si passa ancora e ora regna una ruspa che ha sostituito di fatto i new jersey di cemento per evitare il transito abusivo di veicoli. Perché qualcosa sì, si è mosso, solo di recente e solo in seguito a una mobilitazione popolare e poi politica. Sei mesi dopo la posa della prima pietra, era il luglio del 2023, i primi operai si sono visti solo a gennaio inoltrato per alcune opere propedutiche che si spera possano essere accompagnate da azioni concrete a breve. Occorre ricordare che il progetto prevede la demolizione, difficile, del ponte in essere e la costruzione del nuovo. E già al momento della posa della prima pietra, alla presenza del presidente della Provincia, Franco Alfieri, dei consiglieri regionali Pellegrino e Matera, de sindaci Rubino e Cimino, e dell’annuncio dei 180 giorni per il termine dei lavori si sapeva che non tutto era pronto dal punto di vista burocratico. Se lo erano lasciati sfuggire alcuni tecnici a margine della foto di rito. E così e stato. Per rivedere i veicoli sul ponte di Caiazzano occorreranno ancora diversi mesi, forse si sconfinerà nel 2025 e l’annuncio dei 180 giorni sarà dimenticato. E già si immagina la prossima passerella quella per il taglio del nastro dove tutti si prenderanno i meriti e nessuno ricorderà il tempo passato, le promesse cadute e i disagi e i danni creati.

5 Commenti

  1. Angelo says:

    A quella data parecchi si prenderanno gli applausi, e il passato sarà archiviato.

  2. fusco antonio says:

    ….solite pagliacciate di vecchi e nuovi politici ma d’ altronde cosa si ci può aspettare da gente che negli anni è stata una delle poche zone d’italia dopo la caduta della monarchia ad avere amministrazioni monarchiche, che ha eletto gente come meluzzi, angrisani, gasparri, e potrei cpntinuare per ore in parlamento e nelle amministrazioni locali. Oggi addirittura votano i leghisti ed i fascisti. Proprio vero si meritano proprio quello che hanno e che verrà. Peccato per la poca gente pensante e perbene che non riesce a fuggire da queste zone.

  3. antonio says:

    Il protrarsi dei lavori sul ponte di Caiazzano, nonostante il costo di 2.481.000 euro, è un esempio lampante di inefficienza e spreco di risorse pubbliche. Questo ritardo, che si protrae da due anni, non solo ha causato notevoli disagi ai cittadini e danni alle attività commerciali locali, ma ha anche messo in luce la mancanza di serietà e concretezza delle promesse fatte dai politici. Le aspettative tradite e la gestione scadente di questo progetto riflettono una pessima immagine delle autorità coinvolte, dimostrando una totale mancanza di rispetto per le esigenze della comunità

  4. Antonio says:

    La politica pubblicitaria, è risaputo, cerca spesso di buttare fumo negli occhi degli sprovveduti. Una sana politica conosce le cose reali, oppure si informa concretamente dei fatti, non ha paura di essere sincera con la popolazione e indicare dov’è il cavillo burocratico da sbrogliare senza promettere consapevolmente scadenze improbabili.

  5. Giuseppe says:

    Io vorrei solo che il sindaco di padula vista la sua inefficienza desse le dimissioni xke ad oggi dalla sua elezione l’unica cosa fatta È STATA LA CHIUSURA DEL PONTE … a mai più

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