Sono dieci le coltellate inferte ad Annalisa Rizzo dal marito, Vincenzo, una delle quali alla gola le è stata fatale. Lui invece, è deceduto per una coltellata inferta alla giugolare da parte della moglie, probabilmente nel disperato tentativo di difendersi. Lei sarebbe morta subito, mentre lui dopo diverse ore, probabilmente per sanguinamento. Entrambi sono stati trovati privi di vita, dopo diverse ore. Sono questi i risultati dall’esame autoptico effettuato sui corpi di Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli, trovati privi di vita nella loro abitazione lunedì mattina. Tra le ipotesi più accreditate, nelle prime ore, era quella di un omicidio-suicidio. Ma poi le ipotesi sono mutate. Sembrerebbe che l’uomo, al termine di una violenza lite con la moglie, l’avrebbe accoltellata, ma la donne in un ultimo scatto di difesa avrebbe inferto al marito un fendente che gli ha reciso la giugolare. L’unica cosa certa, purtroppo, è che la figlia,Alessandra di soli 13 anni, si è ritrovata improvvisamente senza genitori. Lei, sembra, non abbia assistito alla tragedia. Era nella sua stanza da letto e dormiva quando lunedì mattina la nonna l’ha svegliata di soprassalto dove aver ritrovato i corpi dei coniugi in una pozza di sangue e privi di vita. L’esito completo dell’autopsia eseguita all’ospedale di Vallo della Lucania dal medico legale Adamo Maiese si conosceranno soltanto tra 60 giorni; intanto nelle prossime ore le salme potrebbero essere liberate per permettere l’organizzazione dell’esequie.