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martedì, 17 Settembre, 2024
AttualitàCultura e spettacolo

La Lucania, il Carnevale ed i riti ancestrali

Una terra antica, come la Lucania, si esprime anche attraverso i suoi riti e i carnevali ne sono un esempio straordinario. Al 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, corrisponde popolarmente la data di inizio del periodo carnevalesco. Anticamente si apriva tra falò e benedizione degli animali, per concludersi il giorno del martedì grasso. Una tradizione che affonda le radici in riti dal fascino ancestrale e che sopravvive ancora oggi, unendo antiche usanze e valori attuali. Ogni comunità ha i suoi costumi, come ad esempio le maschere tipiche della Basilicata che giocano con sacro e profano, colori vivaci e elementi naturali, allegria e miseria. Ricco di significati antropologici, il carnevale lucano va oltre il solo aspetto del folclore e porta ancora con se elementi arcaici, sopravvissuti grazie alla protezione di una società contadina, mentre i nostri paesi facevano da custodi.
Lontano dai carnevali fatti di maschere “famose”, quello Lucano sembra piuttosto emergere dalla terra, dall’essenziale legame con la natura. Tradizioni antiche e vive, non perché resistono contro qualcosa ma perché ogni anno riescono a rinnovarsi. Propio in Basilicata il carnevale è riconosciuto dalla Regione come come patrimonio immateriale e nel 2018 è nata “la rete dei Carnevali Lucani con valenza antropologica e culturale”, perché La tradizione carnevalesca fa parte quel meccanismo di sopravvivenza dei nostri luoghi che vivono ancora di riti collettivi e di stare insieme.

Joyce Donnarumma 

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