In una nota la Cisl ha denunciato la carenza di organico nelle sale operatorie dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, da tempo afflitto da mancanza di personale. “L’organico attuale – si legge nella nota indirizzata ai vertici dell’Asl e dell’ospedale – e i continui ordini di servizio in entrata ed in uscita che si sono registrati da qualche mese a questa parte, non solo hanno generato caos e confusione nel blocco operatorio, ma hanno destabilizzato anche i reparti trovandosi unità spostate e in alcuni casi mai reintegrate, generando quindi disservizi anche nei reparti”.
La Cisl ha voluto ricordare anche che “nel rimodulare le giornate delle sedute operatorie delle varie Unità operative chirurgiche, evidentemente non si è tenuto conto della carenza del personale Infermieristico e OSS, tant’è che tali unità risultano appena sufficienti per lo svolgimento delle sedute di Emergenza/Urgenza e non possono certo essere, adoperate per eventuali attività chirurgiche elettive in particolar modo di pomeriggio dove in servizio la carenza aumenta”. Questo comporterebbe, secondo il sindacato, l’impossibilità a seguire contemporaneamente un intervento e un’urgenza operatoria in alcune turnazioni, mettendo in grave pericolo la vita del paziente.
“È del tutto evidente- continua nella nota- che tale organizzazione, tra l’altro non concordata con le organizzazioni sindacali del comparto, risulta non conforme ai dettati normativi in merito alla sicurezza del rischio clinico che è uno degli obbiettivi prioritari che il sistema sanitario nazionale si pone. A causa della carenza di personale infermieristico e Oss, inoltre, sta creando un demansionamento per i primi e attribuzioni di compiti superiori per i secondi, senza le competenze necessarie per svolgere funzioni relative a mansioni superiori che esulano completamente dalla competenza dell’OSS”.
La Cisl richiede un intervento urgente che porti ad implementare in maniera cospicua il personale al fine di affrontare al meglio, con efficacia ed efficienza, le fasi di assistenza e che tuteli la sicurezza dei pazienti e la salute degli operatori, che in diversi casi hanno accusato malori durante il proprio servizio o che hanno lamentato problemi di salute da “stress lavorativo”.
Danila Pia Casella
…..solo quella ? Ieri una buona notizia con il primario di cardiologia, finalmente un medico vero a polla , che ci ha dato fiducia ed oggi solita scoperta ipocrita di inefficienza che dura da decenni . Intanto i soliti noti continuano ad arricchirsi nel pozzo nero della sanità con la corruzione e la politica oscena della regione nelle mani di autentici banditi.