ULTIME NEWS!

domenica, 8 Dicembre, 2024
Uncategorized

Report di Coldiretti e Symbola. Sono 32 gli alberi monumentali in provincia di Salerno

La Fondazione Symbola, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Coldiretti ha lanciato il report “Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024”. Dal report emerge che in Campania sono 305 gli alberi monumentali, di questi trentadue in provincia di Salerno. Il “record” spetta a Cava de’ Tirreni che ne vanta quattro, mentre Salerno, Vallo della Lucania, San Mauro Cilento, Capaccio e Pontecagnano ne contano tre.

Alberi monumentali sono presenti anche nei comuni di Padula, San Cipriano Picentino, Polla, Agropoli, Mercato San Severino, ma un po’ in tutta la provincia, specie in Cilento. Una ricchezza, la cui valorizzazione e conservazione risulta ancora più urgente nel grave contesto di crisi climatica che stiamo vivendo. “Su un totale di 4.287 alberi monumentali individuati ad aprile 2024 sul territorio italiano, 2.107 si trovano nei piccoli comuni, 305 in Campania e trentadue nella sola provincia di Salerno – fa sapere il presidente di Coldiretti Salerno, Ettore Bellelli – un dato che valorizza ulteriormente il ruolo dei piccoli borghi, che rappresentano il 70% del numero totale dei comuni italiani ma che ospitano solo il 16,5% della popolazione nazionale e rappresentano il 54% dell’intera superficie italiana”. Il report presentato a Roma da Symbola è uno stimolo per intercettare un turismo rurale fatto di ambienti incontaminati, attraverso progetti di recupero di salvaguardia di questi borghi. “Un’agricoltura che diviene sempre più strategica – afferma il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano – perchè assicura la salvaguardia dell’entroterra e la costante manutenzione del territorio, soprattutto in termini di difesa della biodiversità, di cui gli alberi monumentali rappresentano senza dubbio un patrimonio inestimabile, anche in chiave turistica. Anche per questi motivi alberi monumentali, foreste e boschi rappresentano un’occasione di sviluppo tanto per le città di medie e grandi dimensioni, quanto per i piccoli comuni”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati