Il TAR di Salerno, nella sua decisione, ha dichiarato “tardivo” il ricorso presentato dall’associazione Italia Nostra e dal Comitato “Salviamo il Cervati”, contro la realizzazione della strada che porta alla vetta più alta della Campania, “senza entrare nel merito delle motivazioni addotte”. “Nonostante riconosca che il ricorso avrebbe potuto essere presentato anche successivamente alla pubblicazione dei provvedimenti impugnati, si legge in una nota del Comitato, sulla base del principio della “piena consapevolezza” dei fatti contestati, i giudici hanno ritenuto che al momento della stesura del manto bituminoso, la natura e l’entità dell’intervento erano ben chiare alla collettività e alle associazioni ambientaliste. Come dire che se il ricorso fosse stato presentato ad ottobre 2023 esso sarebbe stato accolto?, si chiedono dal Comitato, le cui perplessità riguardano anche il fatto che le associazioni che lo compongono hanno potuto accedere agli atti amministrativi solo diversi mesi dopo la presentazione della richiesta, e si chiedono se un eventuale ricorso presentato in un momento successivo sarebbe stato accolto.

Italia Nostra sta valutando se presentare un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR. Nel frattempo, restano attivi esposti alla Procura di Lagonegro e alla Corte dei Conti, che denunciano possibili violazioni dell’ambiente e malversazioni nei fondi assegnati per l’opera. Inoltre, si attende c la verifica del Ministero dell’Ambiente sull’operato dell’ente Parco.