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lunedì, 12 Maggio, 2025
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Impianto biometano ad Auletta. Il ruolo fondamentale e vincente del Comitato “Casa mia”

Il popolo ha forza anche se non sempre se ne ricorda. Un esempio vivo, concreto, arriva da Auletta. La decisione del Tar di respingere il ricorso di Neoagroenergie contro il Comune di Auletta e – in verità di alcuni residenti – per la realizzazione dell’impianto di biometano ne è un esempio, da seguire. Un esempio di resistenza, di controllo e tutela del territorio, di conoscenza e di presa di atto e coscienza.

Il Comune aveva avuto primi contatti con l’azienda almeno quattro anni fa e la scoperta dell’iter realizzativo era arrivata anche a un articolo della nostra Federica Pistone. Da quell’articolo è iniziata la raccolta di informazioni e poi la reazione da parte dei cittadini di Auletta. Si è quindi creato il Comitato “Auletta Casa Mia” che gran ruolo – per non dire fondamentale – ha avuto nel cambio di idea del Comune con la delibera di giunta di cambio di rotta (quella poi al centro del ricorso perso da Neoagroenergie). Fondamentale in questo senso anche l’incontro organizzato dal Comune stesso con l’azienda, i cui vertici si sono trovati di fronte una popolazione informata e arrabbiata e con il sindaco, all’epoca era Pietro Pessolano, che sul palco aveva annunciato il cambio di rotta. Chapeau quindi al Comitato e alla popolazione di Auletta per quanto fatto. Per essere, come prima di loro altri Comitati, un esempio. Come è stato nella lotta contro Terna a Montesano o l’impianto a Sant’Arsenio.

“Abbiamo vinto il ricorso – scrivono dal Comitato -: quando le comunità sono informate e si mobilitano, la lotta paga. Lo scorso anno, grazie a un articolo della giornalista Federica Pistone, scoprivamo l’esistenza di un progetto di un mega impianto a biometano calato dall’alto, tenuto segreto dall’amministrazione guidata da Pietro Pessolano per ben 4 anni. Dopo aver letto e ottenuto le carte, abbiamo denunciato alla procura europea, al Gse e fatto ricorso al TAR e finalmente oggi il TAR ci dà ragione. Ricordiamo che questo risultato non sarebbe stato possibile senza un lavoro di studio durato mesi fatto dal comitato Auletta Casa Mia, grazie all’avvocato Morelli che ci ha seguito e alla giornalista Sara Manisera che ha pubblicato l’inchiesta su IrpiMedia. Ma soprattutto grazie ai cittadini e alle cittadine di Auletta che si sono mobilitate”.

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