martedì, 13 Maggio, 2025
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Antenne 5g e miasmi da discarica: sui problemi ambientali di Sala Consilina si cercano risposte e tutele

Un incontro pubblico sull’ambiente, tenutosi ieri nella sala dell’oratorio della Chiesa di Sant’Antonio di Sala Consilina, ha visto numerosi cittadini, associazioni del territorio e l’amministrazione comunale confrontarsi su questioni cocenti. Durante l’assemblea pubblica si è parlato soprattutto delle antenne 5g (una in fase di costruzione in località San Sebastiano) e del problema dei cattivi odori e miasmi provenienti dalla cava presente in località Sant’Angelo gestita dalla Ditta Detta. I cittadini e le associazioni (tra le quali Ruris, Schierarsi, R.E.S.T.A., il comitato di Sant’Antonio) hanno chiesto risposte e tutele su queste questioni ambientali che hanno ricadute sulla salute pubblica, affinchè si faccia chiarezza e si prendano provvedimenti.

La risposta dell’amministrazione guidata dal sindaco Domenico Cartolano, da poco insediatosi al Comune, non è tardata ad arrivare. Infatti sia il primo cittadino che l’assessora con deleghe all’ambiente, Teresa Paladino, hanno ribadito l’importanza della tematica ambientale, che è stata anche oggetto di campagna elettorale e per la quale si istituirà un osservatorio ambientale al fine di vigilare sul territorio. Ai nostri microfoni il Sindaco ha precisato “faremo il possibile per arrivare ad una soluzione mediata senza arrivare allo scontro […] facendo appello all’intelligenza delle parti -che siano i comitati, che siano gli imprenditori, che siano i cittadini- con l’amministrazione vogliamo trovare una soluzione giusta per tutti”. Questo l’intervento del Sindaco soprattutto in merito alla questione dei miasmi provenienti dalla cava, per la quale i cittadini -e Domenico D’Onza del comitato Ruris ai nostri microfoni- hanno chiesto di far luce sulla natura dei cattivi odori, dei materiali smaltiti nella cava, la loro lavorazione e il loro impatto sulla salute.

Di più difficile risoluzione sembra invece la problematica dell’inquinamento elettromagnetico legata alle antenne 5g: su questo tipo di progetti non è solo l’amministrazione comunale o l’azienda del territorio a dover rispondere, ma si deve tener conto -come spiegato da Cartolano e Paladino- dell’emendamento del 7 maggio (Decreto Legge 7 maggio 2024 n. 60 – c.d. Decreto Coesione) con il quale lo Stato avrà diritto all’ultima parola sull’installazione delle antenne 5G, non prendendo in considerazione quindi l’eventuale opposizione dei comuni circa le installazioni delle cosidette aree bianche. “Con i cittadini dobbiamo avere un rapporto di lealtà”: niente false promesse per Cartolano che, per la questione delle antenne 5g, si siederà ad una tavola rotonda a Cuneo insieme ai Sindaci di tutta Italia “non per andare contro l’evoluzione tecnologica” ma per trovare delle soluzioni che rispettino la salute dei cittadini.

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