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lunedì, 20 Gennaio, 2025
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Ospedale di Polla in affanno. Il punto della situazione in un incontro tra sindaci e consiglieri regionali

Un incontro con le 19 amministrazioni del territorio (assenti, giustificati dal sindaco di Polla, le amministrazioni di Teggiano, Salvitelle e Buonabitacolo) per parlare della situazione dell’ospedale “Luigi Curto”. Un incontro voluto dal primo cittadino considerando lo stato di “grande affanno”, così lui ha riferito del nosocomio valdianese. “Occorre fare squadra – ha aggiunto Loviso – perché con la sanità o si vince tutti o si perde tutti”.

Sono stati diversi gli interventi alla presenza del direttore sanitario Luigi Mandia. Ma più sullo stato dell’arte, ovvero delle difficoltà dell’ospedale, più sulle responsabilità (spesso altrui secondo i sindaci) e con qualche annuncio di arrivo di nuovi medici. Presenti i due consiglieri regionali Corrado Matera e Tommaso Pellegrino, assente il consigliere provinciale del territorio, Giovanni Guzzo (non invitato).

Tra le buone notizie emerse: la riapertura a pieno regime di Chirurgia con l’arrivo di chirurghi a partita Iva e alcuni medici in arrivo a Cardiologia, Farmacia e Medicina. “Facciamo squadra, o perdiamo tutti o vinciamo tutti. Siamo in grande affanno”, ha ripetuto Loviso. Di diverso avviso il presidente della Comunità Montana, Vittorio Esposito. “Noi sindaci non abbiamo potere sull’ospedale e bisogna dare le colpe a chi dà notizie non costruttive sull’ospedale di Polla, e comunque non vedo una popolazione che protesta realmente per i problemi della sanità valdianese”. Più arrabbiato il sindaco di Sassano, Domenico Rubino. “Accadono cose in ospedale che neanche sappiamo. Quindi o siamo incapaci noi o da dentro accadono cose strane. Di Geriatria che veniva declassata lo sapevamo da quattro anni ma non siamo stati ascoltati e poi si preferisce pagare medici a 720 euro a turno che non fanno bene il loro lavoro”. Se il sindaco di San Rufo Michele Marmo parla di scegliere che tipo di ospedale bisogna essere, ricordando i numero pessimi di radiologia, quello di Monte San Giacomo, Angela d’Alto, ricorda anche di difendere la medicina territoriale in grande affanno. Domenico Barba (Pertosa) entra nel merito dell’atto aziendale. “Se tutti parlano dell’atto aziendale e ci dicono che dovremmo avere quei servizi, io li voglio quei diritti. Non devono restare solo sulla carta”.

Le conclusioni affidate a Tommaso Pellegrino e Matera. “Abbiamo difeso l’ospedale e nulla sulla carta è stato tolto. Dobbiamo capire perché nella pratica i medici se ne vanno e sulle conflittualità interne. E non capisco quei politici del nostro territorio che in interviste dicono che vada tutto bene”, ha detto Pellegrino, il quale ha ricordato le difficoltà di attrarre i medici con le leggi nazionali. Medesime dichiarazioni di Corrado Matera. “Pellegrino e io abbiamo difeso l’ospedale e nulla sulla carta è stato tolto. Ora arriveranno nuovi medici. Facciamo un tavolo permanente tra alcuni sindaci e consiglieri per non mollare l’attenzione sulla sanità”.

Il direttore sanitario Luigi Mandia ha voluto innanzitutto ringraziare il suo personale che continua a far grandi cose per l’ospedale e ha annunciato ancora più attenzione sulle conflittualità tra medici (“ma non siamo un convento di clausura”) e giro di vite sui numeri scadenti di alcuni reparti.

2 Commenti

  1. Giovanni says:

    In tutta la regione Campania l’unico reparto che ha chiuso è la Chirurgia di Polla

  2. Nicola says:

    ,Siamo nella meda fino Al collo e ci facciamo la maschera di bellezza

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