Sono ormai passate diverse settimane da quando, il 18 luglio scorso, i coniugi Mario Valiante e Wilma Fezza hanno tragicamente perso la vita lungo l’A2 del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Eboli. Quella giornata ha segnato profondamente la comunità salernitana ed è stata un momento drammatico per la cronaca nazionale.
Nonostante questo tragico evento, non sono state adottate misure di messa in sicurezza per quell’arteria stradale. Secondo quanto denunciato da Codacons, pare che «l’ANAS, ente preposto per quel tratto autostradale, consideri l’incidente una fatalità, un destino avverso, e quindi non meritevole di attenzione».
Senza voler alimentare polemiche sterili, Codacons si concentra esclusivamente sulla questione della sicurezza stradale e ha annunciato di voler richiedere chiarimenti alla società Anas. L’associazione vuole sapere quali misure intenda adottare per affrontare questa problematica di sicurezza pubblica e se siano già state avviate delle azioni al riguardo.
Per il Codacons, così come per gli automobilisti che percorrono l’A2 del Mediterraneo, non è sufficiente che l’ANAS suggerisca di «uscire a Eboli» per raggiungere il Cilento, senza invece attuare interventi concreti su quel tratto stradale.
«Su quella strada, indicata dall’ANAS per raggiungere le località di Palinuro e Camerota, meta di decine di migliaia di vacanzieri ogni anno, non è stato effettuato alcun cambiamento dal 18 luglio», lamentano i rappresentanti di Codacons, che si batte da sempre per la sicurezza stradale e per la tutela dei diritti degli utenti delle strade urbane ed extraurbane.
Il Codacons ha invitato e diffidato l’ANAS S.p.A. ad adottare misure urgenti e appropriate per risolvere le problematiche legate alla sicurezza stradale.
