Una bambina, affetta da una rara malattia neurologica, è stata salvata dai medici dell’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno. La piccola- come riporta “Il Mattino”- è giunta al pronto soccorso dell’ospedale con nausea e cefalea e il medico di turno ha immediatamente compreso la gravità della situazione, nonostante i primi esami di laboratorio non mostrassero alterazioni significative. Le condizioni della bambina, che provava dolori muscolari diffusi in tutto il corpo uniti all’incapacità di reggersi in piedi, hanno continuato a peggiorare il giorno successivo, spingendo i medici a richiedere una consulenza neurologica per sospetta sindrome di Guillan Barrè.
La sindrome di Guillain-Barrè è una patologia rara che colpisce mediamente circa una o due persone ogni centomila. Provoca un danno ai nervi periferici, quelli che si occupano di collegare il sistema nervoso centrale, composto da cervello e midollo spinale, con tutto il resto dell’organismo. Si tratta di una forma di neuropatia periferica acuta, ossia caratterizzata da un’evoluzione piuttosto rapida della malattia, a causa della quale il paziente può accusare una paralisi muscolare o alterazioni percettive e funzionali. Ad oggi, la causa esatta della sindrome non è stata ancora identificata ma, solitamente, si sviluppa in seguito ad una infezione a carico dell’apparato gastrointestinale o delle vie respiratorie.
La diagnosi è stata poi confermata e alla bambina sono state somministrate immunoglobuline per via endovenosa, La piccola paziente è stata assistita fino al mattino successivo, quando le sue condizioni erano già migliorate. In ogni caso, per sicurezza, considerato che la sindrome Guillan Barrè può comportare in taluni casi la paralisi dei muscoli respiratori, è stata allertata la rianimazione pediatrica del Santobono, con il trasferimento della bambina a Napoli.
“Una storia come molte altre che spesso accadono nel nostro reparto – spiega il primario di pediatria del Ruggi, Carolina Mauro – L’amore per i nostri bambini porta ognuno di noi a lavorare sempre di più e in sinergia, pronti a metterci in discussione, per andare ogni volta sempre un poco oltre e fare sempre meglio, perché il nostro team funziona così, ed è costituito da professionisti di gran calibro, a cui va il nostro riconoscimento, perché insieme affrontano le inevitabili difficoltà e, come nel caso di questa bambina, possono contribuire a salvare una vita”.