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domenica, 8 Dicembre, 2024
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Tumore cervice uterina: Campania penultima regione italiana per la copertura vaccinale

La Campania è penultima tra le regioni italiane per la copertura vaccinale contro il papilloma virus per la prevenzione del tumore della cervice uterina nelle donne e dei tumori genitali esterni. Per recuperare e salire “in classifica” la Campania ha in progetto un piano di formazione e informazione condotti direttamente nelle scuole e l’estensione della rete vaccinale coinvolgendo non soltanto i pediatri ma anche i medici di Medicina Generale e i farmacisti. In Campania la vaccinazione contro il Papilloma Virus e l’Hpv è prevista gratuitamente dagli 11ai 26 anni per le ragazze e fino ai 18 anni per i ragazzi.

La vaccinazione, quando non è a carico del Servizio sanitario nazionale è comunque possibile effettuarla presso i centri vaccinali in qualsiasi età. I dati sono emersi dal tavolo di confronto e approfondimento scientifico sulla prevenzione oncologica nelle regioni italiane in un incontro a Venezia. L’HPV è un virus infettivo per l’uomo, di cui si conoscono oltre 200 varianti. Alcune di queste possono essere associate a tumori, principalmente dell’apparato riproduttivo femminile e maschile.

Tale infezione si contrae principalmente durante i rapporti sessuali con una persona portatrice. Per la prevenzione dell’infezione HPV è disponibile un vaccino sicuro ed efficace. Per tutte le donne a partire dai 25 anni di età è inoltre fondamentale aderire ai programmi di screening cervicale che prevedono gratuitamente il Pap-test e il test per la ricerca del HPV-DNA, molto efficaci nel garantire una diagnosi precoce.

La vaccinazione contro l’Hpv non è obbligatoria in Italia ma raccomandata sulla scorta delle indicazioni europee e dell’Oms a partire dagli 11 di età. In Italia la vaccinazione anti-HPV è raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni di età e viene somministrata in due dosi a distanza di 6 mesi. L’obiettivo europeo di debellare i tumori causati dal papillomavirus umani è contenuto anche nel nuovo Piano Oncologico Nazionale, approvato dalla Conferenza Stato Regioni, dove viene ribadito l’obiettivo di vaccinare almeno il 90% della popolazione bersaglio di ragazze e aumentare considerevolmente la copertura vaccinale dei ragazzi entro il 2030 e garantire il 90% di accessi gratuiti allo screening cervicale nelle donne dai 25 ai 64 anni prevedendo la vaccinazione come strumento di intervento anche nelle donne che mostrano di avere lesioni.

Il tumore della cervice uterina è una delle patologie che più riflettono le diseguaglianze sociali: nelle aree in cui sono attivi programmi di screening della popolazione la mortalità è ai minimi storici, mentre dove gli interventi sono assenti rappresenta la 4° causa di morte per cancro. Tra le regioni italiane il Veneto rappresenta senza dubbio un esempio da seguire: è infatti la Regione che per prima ha introdotto la vaccinazione gratuita per gli uomini e ha già raggiunto una copertura vaccinale del target primario vicina all’80% ed ha tutte le carte in regola per diventare la prima Regione d’Italia HPV free. Qui lo screening per il tumore della cervice uterina è offerto gratuitamente a tutte le donne residenti a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro l’HPV, e fino ai 64 anni e la vaccinazione dal 2008 è offerta gratuitamente ai giovani di entrambi i sessi a partire dagli 11 anni di età fino a 26 anni a uomini e donne. “Si tratta per entrambi i casi di percorsi importanti, che la popolazione ha imparato a perseguire e che negli anni hanno dimostrato di dare risultati confortanti” ha sottolineato l’assessore alla Sanità del Veneto Manuela Lanzarin intervenuta all’incontro.

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