Non si arrestano i disagi per i 29 comuni lucani colpiti dalla crisi idrica. Da oggi, infatti, e fino a mercoledì l’erogazione dell’acqua sarà prevista per dieci ore, dalle 7 alle 17. Questa mattina l’Unità di Crisi, che vede la partecipazione degli enti coinvolti tra cui la Regione Basilicata, i sindaci dei comuni interessati e Acquedotto Lucano, è tornata a riunirsi per discutere delle novità sulla questione, partendo dalle analisi che hanno certificato la potabilità dell’acqua del Basento.
Tra queste, quelle disposte dalla procura di Potenza ed eseguite dall’Agenzia per la Protezione ambientale della Campania. Sul tavolo dell’Unità di Crisi sono state presentate le misure per incrementare la portata dell’acqua da immettere in rete, magari usufruendo delle sorgenti della Val d’Agri.
Intanto, nell’invaso del Camastra comincia a registrarsi una leggera inversione di tendenza che può far sperare in un miglioramento per l’immediato futuro. Innanzitutto, rispetto al minimo volume registrato in diga da Acque del Sud, il 22 novembre, pari a 330mila metri cubi, al 6 dicembre (ultimo dato disponibile che non tiene conto delle ultime piogge) si registrano oltre 430mila metri cubi, quindi 100mila in più. A questo si aggiunge che nei primi giorni di dicembre sono piovuti nella zona a monte della diga del Camastra circa 35-40 mm di pioggia che sono superiori al quantitativo piovuto nell’intero mese di novembre.
Continua, inoltre, la mobilitazione del Comitato Acqua Pubblica “Peppe Di Bello”. Dopo l’esposto inviato alla magistratura, in cui si evidenziava la criticità sulla gestione dell’emergenza, è stato convocato un incontro con le altre associazioni domani sera al Cestrim di Potenza.