Da quando è piccola, nel periodo pasquale, Rosa cucina insieme alla sua famiglia la ricetta paesana della “pizza chiena” che, con il passare degli anni, ha unito ben quattro generazioni.
La pizza chiena (“piena”) è un rustico tipico del periodo pasquale soprattutto che, di solito, si prepara il Venerdì Santo per essere poi consumata a Pasqua, ma anche a Pasquetta. Si chiama “chiena” per via del suo ricco ripieno a base di primosale, salame, ricotta, uova e pecorino grattugiato e, a differenza del casatiello e del tortano napoletani, è un piatto da servire rigorosamente freddo.



“Ma cosa fa la differenza?” – chiediamo a Rosa; senza dubbio il forno a legna che, oltre a portare il suo nome “Rosetta”, dà quel tipico sapore di famiglia e tradizione che resiste alle innovazioni.
“Guardate che bella cottura, sopra e sotto”esordisce Rosa dopo la sfornata e, infatti, il risultato è un tripudio di odori, sapori e colori che inebria tutta la casa.
Con il passare degli anni, è cambiato poco perché è proprio nella casa in cui Rosa è nata e cresciuta che ogni anno si rinnova l’usanza che coinvolge tutti i membri della famiglia nel solco della tradizione culinaria valdianese.

La collaborazione è fondamentale e i ruoli sono vari: a casa di Rosa c’è chi impasta, chi prepara il ripieno, chi decora e chi inforna, ma il suo tocco è in ogni passaggio! Armata di grembiule e matterello, è impossibile vederla disimpegnata.
Diversa per ogni paese del Vallo è la preparazione, ma nonostante la ricetta del ripieno o le forme siano variabili, secondo Rosa l’ingrediente segreto è la condivisione.