Uno scenario sconfortante. E’ quello che ha immortalato la macchina fotografica di Giovanni Marotta, fotografo, che ha pubblicato un racconto denuncia della situazione in cui versano tantissimi alberi dell’oasi di Mandranello a Padula. Un taglio sconsiderato di tanti alberi e anche qualche tanica di plastica abbandonata forse utilizzata per trasportare la benzina per i motosega con cui è stata inferta una ferita profonda e sanguinante nell’oasi in cui insiste un’importante biodiversità.
“L’ Oasi naturale di Mandranello ha ricordato, Giovanni Marotta nel post a corredo delle sue fotografie, è una vasta area di oltre 200 ettari, situata a circa 1.100 metri di altitudine, lungo la dorsale appenninica, sul confine fra la Campania e la Basilicata. È stata istituita nel 1997 allo scopo di tutelare la ricca biodiversità di cui gode: uccelli migratori, falchi, laghi (in alcuni periodi dell’anno), un ricchissimo sottobosco e, soprattutto, meravigliosi e fitti boschi secolari di faggi. Questo in teoria. Nella pratica, invece, l’Oasi oggi offre scenari sconfortanti. Uno scriteriato disboscamento di frodo, infatti, disegna un paesaggio tetro: ferite sanguinanti di una montagna che soffre”. Da qui le domande più che lecite in merito ai controlli nell’area e anche alle disposizioni da adottare dalle autorità preposte, ma soprattutto ha rimarcato Marotta, “perché i cittadini accettano passivamente questo oltraggio di un bene vitale e inestimabile?”
Perche’ si ragiona con i piedi.
“Non sono io deputato a controllare e denunciare”.
I delinquenti (comuni cittadini) stanno a distruggere un bene inestimabile.
I Vigili, Carabinieri Forestali, Amministratori fanno i DISTRATTI?
CHE SQUALLORE.
Non da poco tempo si protrae questo scempio,bisogna comunque tener presente che gli organi preposti sono preoccupati per l’andamento del campionato e per qualche stop che non funziona! Dobbiamo compiatirli, ma più che altro biasimarli.