Le meravigliose Grotte di Pertosa-Auletta sono state di recente, oggetto di un intervento di ricerca e documentazione speleo-archeologica. Il progetto di ricerca è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, la Fondazione MIdA, la Società Iren ed il Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”.
Il giacimento archeologico presente nelle Grotte di Pertosa-Auletta, è molto importante in quanto conserva i resti di una palafitta di età protostorica risalenti a circa 3500 anni fa. Questa struttura, a causa di una diga che sbarra il fiume ipogeo all’ingresso della cavità può essere indagata solo in casi eccezionali. È, appunto, ciò che è avvenuto nel gennaio 2024, grazie allo svuotamento dell’invaso idrico artificiale a seguito dell’accordo tra gli enti collaboratori. È stato possibile,pertanto, documentare l’estensione dell’impianto palafitticolo e perfezionare la conoscenza di alcuni settori dell’alveo fluviale in cui consistente è la presenza di testimonianze e reperti antichi, risalenti all’epoca romana. Inoltre, è in programma a breve un piano per la continuazione delle indagini, previste per il prossimo anno, e la realizzazione di un convegno scientifico che faccia il punto sulle più recenti scoperte.
Mariela D’Elia