Sono circa trenta i docenti dell’Università degli Studi di Salerno che si sono uniti all’appello di un cessate il fuoco per la situazione drammatica che si sta consumando nella striscia di Gaza ai danni della popolazione civile palestinese da parte dell’esercito israeliano.
Nel comunicato si legge quanto segue: “Noi firmatarie e firmatari, in qualità di docenti dell’Università degli studi di Salerno, aderiamo alle giornate di mobilitazione del 23 e 24 febbraio per evidenziare quanto sia importante unire l’iniziativa di diversi mondi del lavoro a quella più generale che si svolge nel resto della società e anche per mettere in rilievo la necessità che la stessa università cambi le proprie politiche verso la guerra, verso lo Stato di Israele e verso il rapporto con l’industria militare. Per queste ragioni, una parte dei docenti dell’Università di Salerno ha anche firmato l’“Appello da parte di accademici e accademiche italiane per chiedere un’azione urgente per un cessate il fuoco immediato e il rispetto del diritto umanitario internazionale” e la petizione promossa dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università”.
L’appello risulta ancora più importante alla luce delle manifestazioni che si terranno nelle giornate del 23 e sabato 24 febbraio: si manifesterà rispettivamente a Napoli e a Milano per un cessate il fuoco. Inoltre già lo scorso 7 novembre migliaia di docenti universitari di tutta Italia avevano emanato un comunicato con le medesime richieste e riflessioni sui collegamenti tra le università italiane, e la ricerca nell’ambito dell’industria delle armi.
Carmen De Fina