Al Salone dei Marmi, con la partecipazione dello scrittore Corrado De Rosa e della Vice Sindaca Paky Memoli, è stato presentato il lavoro intellettuale dell’avvocato Ciro Romano intitolato “Volevo solo giocare a Ping Pong” edito da Caffèorchidea di Giuseppe Avigliano.
Un pubblico straordinariamente interessato, curioso e affascinato dall’esposizione brillante e scanzonata dell’autore in una riflessione che ha fatto il giro del mondo e degli anni del secondo dopoguerra, attraverso il cuore pulsante dell’intera narrazione: lo sport.
Si è parlato di Guerra Fredda, della Polonia dopo la vittoria di Solidarność, di regimi comunisti e della loro evaporazione, non solo Stati, ma anche comunità di benestanti che hanno costruito muri per chiudersi nella loro cortina. Miti, illusioni, ideali, trasformazioni sociali e politiche raccontati attraverso personaggi che hanno segnato l’immaginario collettivo. Quasi assurto a ideale supremo attorno ai conflitti che tormentano l’umanità, “lo sport- nelle parole dell’autore – è l’unica ragione per la quale il mondo ha provato a ribellarsi”.
La vice sindaca ha colto l’occasione per ricordare le tante protagoniste femminili del romanzo e per sottolineare quanto lo sport sia aggregante; valori come coesione e lealtà, di cui di fatto è portatore, non devono essere dimenticati.
Corrado De Rosa ha evidenziato il carattere articolato ed eclettico del libro, che coglie perfettamente la doppia anima dell’autore di serio studioso e al contempo ostinato guascone. E che a catalizzare l’attenzione di una sala gremita sia stato proprio un racconto impegnato e a tratti irregolare dimostra che la Storia si lega a chi è capace di saperla interpretare, talvolta dribblandola arrivando fino in rete.
Francesca Romanelli