Tre richieste di rinvio a giudizio e tre archiviazioni per le accuse abuso d’ufficio nella Comunità Montana Vallo di Diano. Le richieste di processo sono a carico del presidente della Comunità montana, Francesco Cavallone, di Beniamino Curcio in qualità di tecnico e di una imprenditrice.
Il giudice per le indagini preliminari Ennio Trivelli ha invece deciso per l’archiviazione per la medesima accusa per il segretario, Luciano Pisano, e gli assessori Gaetano Spano e Antonio Pagliarulo. Le accuse a carico di Cavallone, Curcio e dell’imprenditrice si riferiscono al fatto che il politico e il tecnico “nello svolgimento delle funzioni all’interno della Comunità Montana Vallo di Diano in violazione del dovere di astensione derivante dal rapporto parentale entro il quarto grado, tra Francesco Cavallone e l’imprenditrice intenzionalmente procuravano a quest’ultima un vantaggio ingiusto derivante dall’affidamento diretto dell’incarico relativo al Piano di Forestazione 2021“.
L’udienza per decidere sul rinvio a giudizio è fissata al Tribunale di Lagonegro a novembre. Stando all’accusa quest’ultima l’imprenditrice aveva ricevuto l’incarico diretto di una procedura che si era svolta con la partecipazione attiva, in giunta, del presidente Francesco Cavallone. L’indagine è stata portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina che hanno sequestrato anche alcuni documenti dalla sede della Comunità montana.