Il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, insieme al Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha tenuto una conferenza stampa al termine del vertice interministeriale sull’attività sismica nei Campi Flegrei. Non sono però mancate le polemiche in seguito alle dichiarazioni rese dal ministro. Durante l’incontro con i giornalisti Musumeci ha dichiarato: “chi ha scelto di vivere in quell’area sapeva di vivere su un’area complessa e difficile, che presenta alcuni rischi. Non abbiamo la netta percezione dell’entità del rischio e della sua evoluzione, ce ne ricordiamo solo quando la terra trema. Dobbiamo dare vita a una convivenza vigile – ha aggiunto il ministro – se decidi di restare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza che sia responsabile”.
Immediata è arrivata la reazione del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a tali affermazioni. “Non possiamo attribuire a chi è nato in quel territorio dei Campi Flegrei la responsabilità di essere nato lì – ha affermato De Luca – sappiamo che è un territorio difficile. Qual è l’alternativa? Dobbiamo evacuare tutta l’area interessata sul Vesuvio o dai Campi Flegrei e Pozzuoli?” Il Governatore ha poi aggiunto:” È chiaro che dobbiamo evitare di sovraccaricare quel territorio di nuovi insediamenti abitativi, questo è ragionevole. Però intanto cominciamo a garantire la sicurezza per quanto possibile degli abitanti”.
Non si è fatta attendere però la replica del Ministro per la Protezione Civile che, con una nota nella serata di ieri, ha provato a chiarire il senso delle sue parole e a chiudere le polemiche delle ultime ore: “Ma quali colpe dei cittadini! Gli unici responsabili del disastro ambientale compiuto nei Campi Flegrei vanno cercati nelle classi politiche dirigenti che, da Roma fino ai comuni del luogo, hanno governato quei territori da lontano e da vicino tra gli anni ’50 e ’80, senza mai dire la verità alla gente e permettendo scelte urbanistiche folli e irresponsabili, in cambio di voti. Sono le stesse forze politiche che adesso cercano l’autoassoluzione collettiva per fare dimenticare le proprie colpe, remote e recenti”.
Il Ministro ha inoltre precisato che per la messa in sicurezza di tutte le strutture pubbliche e private dell’area dei Campi Flegrei ci vorranno, secondo una stima complessiva, oltre 500 milioni di euro.