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lunedì, 12 Maggio, 2025
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Lo “Speciale Meraviglie di Pompei” di Alberto Angela realizzato anche grazie ad un ingegnere di Sassano

È andato in onda su Rai1 uno Speciale di “Meraviglie”, il programma a cura di Alberto Angela, interamente dedicato alle nuove scoperte di Pompei. Affascinanti ritrovamenti che – insieme ad altri mai mostrati prima – Alberto Angela, con la partecipazione del direttore Gabriel Zuchtriegel, degli archeologi e dei tecnici del Parco, ha raccontato in prima visione.

Lo Speciale è stato girato utilizzando una tecnica di ripresa unica: un unico piano sequenza, che ha attraversato l’area archeologica di Pompei seguendo Alberto Angela nella sua esplorazione senza alcuno stacco né interruzione. Grazie a questa particolare ripresa, i telespettatori hanno avuto la sensazione di partecipare a una reale visita degli scavi di Pompei, accompagnati personalmente da Alberto Angela attraverso un avvincente percorso narrativo.

All’interno dell’ufficio sicurezza luoghi di lavoro, che ha permesso la realizzazione delle riprese da parte della Rai, anche l’ingegnere originario di Sassano, Giuseppe Vassallo. Il professionista ricopre, all’interno del parco archeologico, il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP). Si tratta di un ruolo preminente nell’ individuare le misure di prevenzione e protezione che sono adottate a tutela dei lavoratori e dei visitatori dell’area Parco.

Il percorso delle telecamere di Alberto Angela è partito dall’Odeion, il più piccolo dei due teatri della città, dominato dalla vista del Vesuvio e si è snodato poi per le antiche strade di Pompei attraversando botteghe, terme, locande e case private, dove le tracce della vita quotidiana del primo secolo dopo Cristo suscitano meraviglia ad ogni passo. Il viaggi è proseguito poi all’interno dell’insula di Casti Amanti, attualmente chiusa al pubblico, dove gli archeologi, hanno mostrato ambienti ancora non conosciuti, interessanti oggetti di vita quotidiana appena emersi dagli strati vulcanici e stupefacenti opere d’arte ritornate visibili dopo quasi duemila anni. Il percorso è terminato nella “casa degli amorini dorati” e nella “casa dei Vettii”, quest’ultima riaperta recentemente al pubblico dopo un lungo restauro. Qui la magnificenza degli affreschi e dei giardini colonnati rivela l’opulenza degli abitanti di una delle zone più ricche della città.

“Pompei è come uno scrigno di famiglia lasciatoci in eredità, ha affermato un emozionato Alberto Angela, ogni volta che lo apri, scopri un gioiello più bello di quello precedente, con la sua storia che, infondo, è quella della nostra famiglia. Pompei è tutto, conclude Angela, tutto tranne che “rovine”.

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