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lunedì, 16 Giugno, 2025
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Usura, estorsione e intestazione fittizia di attività commerciali. Imprenditore salernitano finisce nei guai a Bologna

Un imprenditore, originario della provincia di Salerno ma residente a Bologna, è stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati di usura, estorsione e intestazione fittizia di attività commerciali.

Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna e con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno permesso di ricostruire il reticolato e l’operatività di un complesso di società e ditte individuali – per lo più operanti nel settore della ristorazione – formalmente intestate ad altre 15 persone indagate, ma di fatto “gestite” dal destinatario della misura cautelare.

Il principale indagato, già indiziato di appartenere a organizzazioni mafiose di tipo camorristico e destinatario della misura della Sorveglianza Speciale emessa dal Tribunale di Nocera Inferiore, aveva nel tempo intestato a familiari e terzi compiacenti, beni e utilità riconducibili alla sua persona.

Le attività d’indagine dei finanzieri del Nucleo polizia economico finanziaria di Bologna, oltre all’ipotesi di trasferimento fraudolento di valori, hanno permesso di documentare numerose altre condotte antigiuridiche: dalla indebita percezione di erogazioni pubbliche, a episodi di usura ed estorsione perpetrati in danno di soggetti in evidenti difficoltà economiche. I militari, inoltre, hanno ricostruito la posizione patrimoniale di tutti gli indagati, rivelatasi sproporzionata rispetto alle fonti reddituali dichiarate dagli stessi, procedendo, di conseguenza, al sequestro di quote sociali, compendi aziendali, immobili e altre utilità per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. Tra i beni sequestrati rientrano anche i redditi derivanti dall’affitto relativo a un’attività di pizza al taglio e d’asporto esercitata in un locale nel centro di Bologna.

Al momento sono in corso ulteriori perquisizioni nella provincia di Salerno, Bologna, Lecco, Verona e Modena condotte dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e con il supporto dei militari in forza ai Comandi Provinciali delle località interessate dai controlli.

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