Il 28 giugno scorso, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea sono state pubblicate le modifiche degli allegati I e II del Regolamento di esecuzione riguardante le misure speciali per contenere la peste suina africana. Secondo il documento, nel mese di giugno 2024 sono stati individuati diversi focolai di peste suina africana tra i suini selvatici presenti nella regione Campania. Attualmente, questa zona è classificata come soggetta a restrizioni di livello II nell’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, ed è situata vicino a un’area classificata come soggetta a restrizioni di livello I nello stesso allegato. La scoperta di questi nuovi focolai ha aumentato il rischio, motivando una revisione dell’allegato. Si raccomanda quindi che l’area attualmente classificata come zona soggetta a restrizioni di livello I venga ridefinita come zona soggetta a restrizioni di livello II, tenendo conto della sua vicinanza ai recenti focolai identificati. Le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni di livello I dovrebbero essere modificate di conseguenza. In pratica, i casi di peste suina africana nel salernitano si sono spostati di alcuni chilometri. Circa una ventina di carcasse di cinghiali sono risultate positive alla malattia.
Per questo motivo, l’Unione Europea ha comunicato alla Regione Campania la necessità di riclassificare le zone soggette a restrizione di livello I come zone di livello II. Restano classificati come zone di livello I i seguenti comuni: Piaggine, Monte San Giacomo, Tortorella, Teggiano (escluso enclave), Sala Consilina, Valle Dell’Angelo, San Giovanni a Piro, Vibonati, San Rufo, Roccagloriosa (escluso enclave) , Laurito, Roscigno, Futani, Sapri, Polla, Ispani, Montano Antilia, Novi Velia, Laurino, Cannalonga, Celle di Bulgheria, Cuccaro Vetere, Corleto Monforte, Campora, San Pietro al Tanagro, Sacco, Torraca, Sant’Angelo a Fasanella, Santa Marina, Sant’Arsenio, Atena Lucana, Bellosguardo, Pisciotta, Camerota, Centola, San Mauro La Bruca, Vallo Della Lucania, Moio Della Civitella, Ceraso, Ascea.
Mentre i seguenti comuni sono stati ridefiniti come zone soggette a restrizioni di livello II : Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula, Caselle in Pittari, Rofrano, Torre Orsaia, Alfano, Morigerati, Roccagloriosa (solo enclave), Tortorella (solo enclave).
L’incremento dei casi potrebbe essere dovuto a diversi fattori, inclusa la stagione estiva con i branchi di cinghiali che si avventurano nei giardini e attraversano le strade, rischiando di incidenti. Le autorità competenti, tra cui il Servizio Veterinario dell’Asl Salerno, stanno continuando i controlli e adottando tutte le misure necessarie per contenere la diffusione della peste suina nel territorio salernitano. Sono state posizionate trappole e i controllori stanno svolgendo una costante e vigile attività di monitoraggio.