La UIL Medici, nella figura del coordinatore Carmelo Accetta, ritorna sulla questione delle criticità che afferiscono all’assistenza e all’urgenza territoriale. In questo caso la diffida nasce da quelle che sono state definite “scelte insensate con forte penalizzazione dell’assistenza” e, nel particolare, dalla scelta di delocalizzare il servizio dell’auto medica -nel distretto sanitario 72 , quindi quello di cui fa parte anche il Vallo di Diano- presso il SAUT di Teggiano a partire dal prossimo 8 luglio. Secondo quanto si legge dalla nota pubblicata dall’organizzazione sindacale lo scorso primo luglio: “Con quest’ultima disposizione, del 26 u.s., da parte dell’UOC COT 118 e E/U, si rimarca, evidentemente, la volontà di non voler prendere in considerazione l’iniqua erogazione dell’assistenza a danno sempre della stessa area del territorio distrettuale e di voler continuare a mantenere lo status quo per motivi poco comprensibili dal punto di vista sanitario. La carenza di medici di emergenza e la presenza di mezzi di soccorso per la maggior parte non medicalizzati, imponeva e impone un’approfondita ed onesta riflessione e valutazione sullo stato dell’arte del sistema di emergenza in generale e, nel DS 72 nel caso specifico alla luce del perpetuarsi dello scempio assistenziale, senza giustificato criterio“. La UIL medici, quindi, rimarca la necessità di avere un personale formato sia per quanto riguarda i medici che gli infermieri per il settore della medicina di emergenza-urgenza e, a tutela degli operatori, che secondo quanto riportato subiscono le scelte della direzione, chiede alla Direzione Strategica Aziendale “di bloccare questa scelta stolta e scriteriata del posizionamento dell’auto medica presso il SAUT di Teggiano, declinando sin da ora ogni responsabilità che rimanda a carico dell’UOC di Emergenza /Urgenza e dell’Azienda stessa per competenza. Nella nota , infatti, si evidenzia come la scelta del posizionamento dell’auto medica sia priva di criterio, nello specifico vengono contestati 2 punti cruciali:

“Concentrazione dei mezzi di soccorso medicalizzati al centro: P.O. (Pronto soccorso n.d.r) di Polla, CMR (centro mobile rianimazione n.d.r.) a Sant’Arsenio e MSA (mezzo soccorso avanzato n.d.r.) a Teggiano, per il 60% dei turni di servizio;
Posizionamento assolutamente scriteriato, illogico dell’auto medica, anche se solo temporaneamente, presso SAUT Teggiano, ricordiamo che l’emergenza stessa è tempo dipendente pertanto non esiste il”temporanemente”
Si chiede quindi perchè sia stata disposta l’auto medica in un comune, come quello di Teggiano, che impiegherebbe “oltre 40 per un intervento di alta criticità che si verifichi a Montesano Capoluogo, Padula, Sanza , Buonabitacolo, Casalbuono per non citare Tardiano o Magorno“.