lunedì, 12 Maggio, 2025
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L’ ASL Salerno attiva la partnership sperimentale per contrastare la sindrome cardio-renale-metabolica

Ieri mattina si è tenuto il primo incontro dell’Azienda Sanitaria della provincia di Salerno sul progetto “Appropriatezza ed efficacia nella presa in carico dei pazienti con comorbilità cardio-renali-metaboliche (CRM)”. Lo scopo dell’evento, presenziato dal direttore generale Gennaro Sosto, è stato quello di analizzare e redigere, per la coorte di pazienti affetti da più patologie, un percorso terapeutico, assistenziale e di prevenzione partendo dalle aree interne del Cilento e dalla stratificazione della popolazione.

La sindrome cardio renale metabolica è una malattia sistemica caratterizzata da interconnessioni fisiopatologiche tra diversi fattori di rischio metabolici, cardiovascolari e renali che portano alla disfunzione multiorgano attraverso diverse patologie che coesistono e si rinforzano tra loro, determinando un’accelerazione della complessità clinica e organizzativa in pazienti sempre più anziani, con un elevato tasso di eventi avversi. I 5 fattori di rischio principali della sindrome sono l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, diabete di tipo 2, la malattia renale cronica e lo scompenso cardiaco.

Il progetto è un ulteriore tassello che va ad arricchire la più ampia progettualità delle Botteghe della Comunità della ASL Salerno, un unicum nel panorama del sistema sociosanitario nazionale. Obiettivo del progetto Asl Salerno – CRM, quindi, è quello di ottimizzare la gestione del paziente con comorbilità cardio-renali-metaboliche partendo dall’area dei distretti del Cilento interno dove insistono le Botteghe della Comunità, in sinergia con le attività già avviate dall’ASL Salerno per migliorare l’assistenza territoriale delle aree interne, per esportare poi il modello sull’intera provincia.

“La necessità delle Aziende Sanitarie è quella di rafforzare l’attuale modello di presa in carico territoriale, soprattutto in zone a scarsa densità di popolazione e lontananza dai punti erogativi” ha dichiarato Sosto. “In un territorio complesso come quello delle aree interne, arricchiamo le Botteghe della Comunità con un ulteriore tassello a supporto del contrasto di patologie che interessano un’alta prevalenza della popolazione e la cui gestione appropriata impatta sulla sostenibilità del Sistema”.


1 Commento

  1. exalis says:

    i pagliacci sono solo pagliacci: queste sono operazioni di distrazione di massa, diamo l’impressione di far qualcosa per i pazienti ma è solo fumo; altro che prevenzione!!!! l’asl di salerno non riesce nemmeno a garantire i servizi di base al malato di reni!!!! basti pensare che l’unico posto dove si riesce a fare una biopsia renale in tutta la campania è eboli e che gli stessi medici ebolitani boicottano ogni possibilità di evoluzione degli altri reparti perchè vogliono essere gli unici a farlo! e il tutto con il consenso di una direzione strategica camorrista che li appoggia!!!!!!!! chi è in altre sedi vorrebbe lavorare ma gli viene impedito! indagate ad es sulla nefrologia di nocera: si chiama “complessa” ma non fa nessuna prestazione che giustifichi questo nome e viene tenuta in piedi solo per motivi clientelari e per la gioia del primario nefrologo ebolitano che nel corso del giro visita e in presenza dei pazienti, ama dire ai suoi “siate contenti che i nocerini sono imbecilli e incapaci… è la nostra fortuna!” invece i suddetti nocerini vorrebbero tanto lavorare ma gli viene impedito da una direzione aziendale e sanitaria che ignora la loro esistenza e le loro necessità di avere più spazio e più presidi per esprimere la loro professionalità e il tutto si concentra sul futuro primario nocerino che è un idiota incapace e zerbino che cede a tutti i ricatti pur di avere la nomina effettiva. se esistesse davvero una direzione di qst schifosa azienda, la prima cosa da fare sarebbe riaprire i termini del concorso a primario di nocera e andare in cerca di qualcuno giovane, motivato, preparato e volenteroso che porti lì dentro un’esperienza fatta in un vero centro di nefrologia (il che esclude la campania!)

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