Lo scorso fine settimana, Padula ha brillato di una nuova luce culturale grazie a “Calamo: Scrivere il Futuro”. Questo evento, pionieristico nella sua concezione, ha regalato al pubblico locale e ai visitatori un’esperienza unica, intrecciando il passato storico con visioni future e temi di attualità globale.
Tutto è iniziato quasi per caso, con cinque giovani ( Francesco Ferrigno, Giusy Buldo, Carmen Quaglia, Rosanna Giudice e Nicola Cestaro) seduti a un tavolino, uniti dall’amore per la cultura e una buona tazza di caffè.

Da questa conversazione è nato “Calamo”, un progetto ambizioso reso possibile grazie al sostegno del Forum dei Giovani di Padula, Desidera APS, Monaci Digitali, UILFPL Salerno, FabrikaLab, Silentium, Slashto, Centro Musica Store e il patrocinio morale della Città di Padula.
Il primo talk, intitolato “Riscoprire la storia: una prospettiva innovativa sui beni culturali”, ha subito catturato l’attenzione del pubblico. Dopo i calorosi saluti della vicesindaca Caterina Di Bianco, la dott.ssa Francesca Cuomo dell’Università degli Studi di Salerno ha presentato la sua affascinante ricerca “Rendere visibile l’invisibile. Percorsi di archeologia nel Vallo di Diano”.

Il suo lavoro, finanziato con una borsa di ricerca in collaborazione con UNISA e la Città di Padula, ha gettato nuova luce sulle aree archeologiche del Vallo di Diano, con un focus particolare su Cosilinum.
A seguire, i professori Carmine Pinto e Francesco Colace hanno offerto una discussione dinamica sull’evoluzione della gestione dei beni culturali. Pinto, con la sua prospettiva storica, e Colace, con le sue innovazioni tecnologiche, hanno creato un dialogo che ha unito tradizione e modernità, dimostrando come il passato possa essere reinterpretato attraverso le lenti del futuro.
Il secondo talk, “Costruire il futuro: visioni dal mondo”, ha trasformato l’evento in un vero e proprio viaggio globale. Mariacarmen Colitti, diplomatica internazionale e capo dell’ufficio UNOPS, ha portato il pubblico nelle zone più critiche del pianeta, raccontando le sue esperienze in Afghanistan, Giordania, Iraq, Senegal, Mali e nell’area sub-sahariana.

Le sue storie, ricche di dettagli sui progetti di sminamento e la riorganizzazione degli assetti civili, hanno affascinato e commosso i presenti.Accanto a lei, Patrizio Nissirio, giornalista e responsabile della redazione multilingue dell’area mediterranea dell’ANSA (ANSAmed), ha aggiunto profondità alla discussione, esplorando le dinamiche geopolitiche globali e i conflitti attuali in Ucraina e nella regione israelo-palestinese.
Il loro dialogo ha offerto una visione chiara e coinvolgente degli equilibri mondiali e del ruolo dell’ONU.Uno degli aspetti più apprezzati di “Calamo” è stato lo spazio dedicato al dibattito con il pubblico. Questo momento di confronto ha permesso ai partecipanti di interagire direttamente con gli esperti, arricchendo ulteriormente il dialogo e favorendo un vivace scambio di idee.
“Calamo: Scrivere il Futuro” ha dimostrato come la cultura possa fungere da ponte tra passato, presente e futuro, consolidando Padula come un centro di dialogo e innovazione. Questo evento ha non solo celebrato il patrimonio storico della regione, ma ha anche offerto visioni sul futuro e sull’attualità globale, dimostrando che la cultura è viva, dinamica e fondamentale per la crescita della comunità.
Con “Calamo”, Padula ha aperto una finestra sul mondo, invitando tutti a guardare oltre e a scrivere insieme un futuro ricco di cultura e innovazione.