La Giunta Regionale ha dato il via libera a un disegno di legge che apporta modifiche alla legge regionale n. 11 del 1996, riguardante la bonifica montana e la difesa del suolo. Il nuovo testo chiarisce i vincoli che incombono sugli enti responsabili per l’attuazione della programmazione regionale nel settore forestale, con particolare attenzione alle dinamiche di assunzione.
Con l’introduzione della legge regionale n. 5 del 6 maggio 2013, era stato istituito un divieto di nuove assunzioni per gli enti competenti. Questa norma ha, nel tempo, portato all’impossibilità di sostituire il personale andato in pensione e di effettuare assunzioni a tempo indeterminato, comportando un ricorso sistematico a contratti di lavoro temporaneo e lavoro interinale.
L’obiettivo principale del disegno di legge è quello di mitigare le distorsioni create dall’attuale quadro normativo, prevedendo:
- L’applicazione integrale della disciplina contrattuale vigente, in conformità con l’articolo 7bis del Decreto-legge n. 120/2021, che stabilisce che gli addetti ai lavori agricoli e forestali, assunti con contratti di diritto privato dalle amministrazioni pubbliche, siano soggetti agli accordi collettivi esistenti, fermo restando il rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa vigente.
- L’introduzione di un vincolo alla dinamica assunzionale, basato su un tetto di spesa.
- La specificazione delle modalità di assunzione, che avverranno tramite procedure selettive e sempre nei limiti delle risorse disponibili, seguendo le indicazioni concordate dal Tavolo di partenariato, valorizzando l’importante esperienza maturata dal personale nell’ambito delle attività forestali.
Infine, per promuovere una maggiore partecipazione alle decisioni programmatiche, si intende rafforzare il ruolo del Tavolo di partenariato regionale.