In seguito all’appello da parte degli allevatori di Corleto Monforte di prendere provvedimenti riguardo alla considerevole presenza dei lupi sul territorio con conseguenti danni alle attività zootecniche, arriva la proposta del Consigliere Delegato all’ agricoltura e attività zootecniche Antonio Cancro che ha fatto richiesta al Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano ed Alburni l’istituzione di un “Contributo una tantum per sostenere la difesa delle greggi dagli attacchi dei lupi”.
Nello specifico l’idea è di richiedere un contributo finalizzato alla compartecipazione dei costi da sostenere, da parte di pastori e mandriani, per l’acquisto di cani utilizzati a protezione di greggi e mandrie, considerato che le razze canine adeguate a contrastare i lupi sono oltremodo onerose, come per esempio il Pastore Maremmano Abruzzese, il Pastore dei Pirenei, i cani da Pastore del Caucaso, Anatolia ed Asia Centrale.
“A monte la problematica è quella dei cinghiali, la presenza dei lupi avrebbe potuto diminuire il numero degli ungulati presenti. Peccato che i lupi preferiscono cacciare prede più ghiotte e facili da predare. Quindi da un lato bisognava salvaguardare la presenza appunto del lupo, dall’altro anche l’economia delle attività zootecniche presenti sul territorio” chiosa il Consigliere Cancro, “C’era la necessità di individuare o almeno proporre una soluzione “naturale”. Ecco il discorso dei cani, che abbinati alla presenza di recinti e alla presenza degli allevatori, porteranno ad elevare la mandria o il gregge ad un allevamento eco sostenibile” .
Una proposta sottoposta all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ma che come sottolinea il delegato all’ agricoltura e attività zootecniche, assume il volto di una “vera e propria battaglia” , “Dal punto di vista amministrativo predisponiamo tutta la documentazione utile per avere poi la possibilità di attingere ad eventuali risorse a disposizione in questo caso del Parco” conclude.
Possono partecipare alla domanda gli allevatori che presentano tali difficoltà (per ora presenti nel Comune di Corleto Monforte) con l’acquisto di n. 2 cani, maschio e femmina (contributo a fondo perduto pari al 100%). A Corleto le aziende che possono potenzialmente partecipare ad oggi sono 29.