“Con rammarico apprendiamo dell’improvvisa sospensione del riconoscimento dei tempi di vestizione e svestizione per la maggior parte dei dipendenti del Presidio Ospedaliero di Polla. Questo ennesimo passaggio indietro da parte dell’ASL Salerno alimenta un vuoto incolmabile tra Ente e Lavoratori, delineando una gestione che sembra fare tre passi avanti e quattro indietro”.
A esprimere questa preoccupazione sono i delegati della CISL FP di Polla – Vincenza Cirigliano, Antonio Cervone, Climaco Gianfranco, Luigi D’Alessio e Procaccio Giuseppe – che, attraverso una nota inviata ai vertici dell’ASL, denunciano non solo il mancato rispetto di un diritto riconosciuto dal Contratto Nazionale di Lavoro, ma anche il progressivo e sistematico disconoscimento degli stessi da parte dell’ente. Infatti, “coloro i quali avevano diritto a un riconoscimento, seppur limitato a 10 anziché ai 15 minuti previsti, si sono trovati di fronte a un blocco nei cartellini delle presenze, con conseguente impossibilità di conto del minutaggio per vestizione, svestizione e, dove previsto, il passaggio di consegna”, spiegano ancora i sindacalisti.
“Questa situazione, ricorda ancora la nota sindacale, si verifica in un contesto già difficile, segnato da una cronica carenza di personale sanitario. I lavoratori, già impegnati a garantire un’assistenza di qualità ai cittadini, si trovano ora a dover gestire un ulteriore carico di lavoro legato al controllo dei propri cartellini e cedolini, mentre chi è deputato a gestire il processo continua a operare tagli ai straordinari, orario di servizio e altre competenze derivanti dal normale orario di lavoro.
In questo scenario, i rappresentanti sindacali intensificano le pressioni sui vertici aziendali, con il segretario provinciale Alfonso Della Porta e Lorenzo Conte, coordinatore dell’area centro-sud, che chiedono con urgenza una risposta ufficiale. È fondamentale che l’ASL fornisca chiarimenti e regolarizzi le situazioni contrattuali per garantire l’applicazione giusta del CCNL.
In caso di persistenza di questa ingiustificata situazione, la CISL FP avverte che non esiterà a ricorrere all’autorità competente per la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti, ribadendo l’importanza del rispetto delle normative vigenti per garantire una corretta gestione delle risorse umane nel settore sanitario.