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lunedì, 20 Gennaio, 2025
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Omicidio di Anna Borsa. Perizia sull’ex fidanzato: “Era capace di intendere”

Nella mattinata di ieri è stato ascoltato in aula, dai giudici della Corte d’Assise di Salerno e dalle difese di parte, Ferdinando Pellegrino, lo psichiatra che ha eseguito la perizia psichiatrica su Alfredo Erra, il 42enne accusato dell’omicidio di Anna Borsa. Nel marzo del 2022 l’uomo uccise la sua ex fidanzata, all’epoca 30enne, con colpi di pistola mentre si trovava a lavoro in un salone di bellezza in via Tevere a Pontecagnano Faiano.

Dai risultati delle visite condotte nella casa circondariale d’Avellino, dov’è detenuto l’omicida, è emerso che Erra era capace di intendere e di volere all’epoca dei fatti. Il perito ha spiegato che l’uomo soffre di un disturbo di personalità paranoide e narcisistica di grado moderato. Al killer- come riporta “La Città di Salerno”- è stato comunque diagnosticato un disturbo dell’adattamento con umore depresso. Sul piano psicologico, Erra presenta una «moderata compromissione del sé e della personalità»: nelle scale cliniche considerate manifesta punteggi elevati in riferimento all’ipocondria, all’isteria, alla deviazione psicopatica, alla paranoia, alla psicastenia, alla schizofrenia e all’ipomania. Pellegrino scrive di «un disturbo dell’adattamento con umore depresso», ma ci tiene a chiarire che ogni elemento rilevato a proposito della personalità del 42enne «non appare in concreto tale da aver potuto compromettere totalmente o gravemente la capacità sia di percepire il disvalore del fatto commesso che di recepire il significato delle relative conseguenze».

Anna Borsa

In aula erano presenti anche il difensore di Erra, l’avvocato Pierluigi Spadafora, e i legali di parte civile, quelli del fratello e dei genitori della giovane Anna, Ivan Nigro e Rosanna Carpentieri.

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