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venerdì, 24 Gennaio, 2025
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Era detenuto in carcere in Romania in condizioni disumane: Francesco Flauto estradato in Italia

Francesco Flauto, il giovane di Pontecagnano Faiano detenuto nel carcere romeno di Porta Alba da marzo dello scorso anno, è stato estradato in Italia. Ora Flauto si trova in un carcere del Lazio- come riporta “Il Mattino”- in attesa che siano pronte carte e documenti per trasferirlo nell’istituto di Fuorni a Salerno. Il giovane, che è accusato di traffico internazionale di droga, accusa da lui respinta fin dall’inizio, dovrà scontare comunque la sua pena ma potrà farlo su suolo italiano e, viste le sue condizioni di salute e la condanna (poco più di tre anni) potrebbe farlo anche ai domiciliari.

Flauto fu arrestato il 30 aprile 2023 con per spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dall’aver importato la sostanza da un altro paese straniero. Nonostante al suo arrivo in Romania fu sottoposto ad un’accurata ispezione corporale che dava esito negativo, la droga, la ketamina nello specifico, venne ritrovata nella sua stanza d’albergo. Ad aggravare l’accusa ci sarebbero anche delle intercettazioni con «clienti» che lo inchioderebbero all’attività di spaccio.

In più occasioni, ben sette volte, il suo legale, il penalista Michele Sarno, ha avanzato richiesta di revoca o gradazione della misura sulla scorta del corretto comportamento processuale tenuto dall’imputato e delle gravissime patologie tumorali da cui è affetto (patologie tumorali e la mancanza di un rene), ricevendo sempre risposta negativa. Soltanto dopo le lamentele della mamma di Filippo Mosca, un giovane siciliano anche lui detenuto a Porta Alba con una condanna per traffico di droga ad otto anni, sono venute fuori le angherie alle quali i due ragazzi venivano sottoposti in cella: picchiati e in pessime condizioni igieniche. E così che si è aperto uno spiraglio di speranza per Francesco, per il quale il procuratore della Romania non aveva proposto appello alla sentenza di primo grado, e la possibilità di ritornare in patria grazie all’impegno del Governo e del ministro Antonio Tajani e del sottosegretario Edmondo Cirielli.

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