La Regione Campania ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Michele Cammarano, in merito allo stato dei rifiuti presenti nel sito della Sra nella zona industriale di Polla. Si tratta dell’azienda al centro dell’inchiesta dei rifiuti italo tunisini la quale dopo gli arresti e anche in seguito a quanto avvenuto con il traffico internazionale è andata in grave difficoltà abbandonando di fatto la sede di Polla piena di rifiuti. All’inizio la Procura di Potenza ha fatto piantonare il sito. Da tempo si sta cercando una soluzione per smaltire i rifiuti con un rimballo di responsabilità tra Comune, Regione, Sra e Visama, la società proprietaria del terreno e degli stabili, oltre che con il curatore fallimentare della Sra.
“Gli uffici hanno rappresentato – si legge nella risposta a Cammarano da parte della Regione – in maniera continua ai soggetti interessati la necessità di dare avvio alle operazioni di smaltimento dei rifiuti presenti nell’impianto, al fine di evitare danni ambientali derivanti dalla prolungata sosta in sito ( pericolo d’incendio, infiltrazioni di percolato, proliferazioni di parassiti ed insetti, emissioni odorigene nocive, ecc.), e al Comune di Polla è stato ribadito che la sosta di rifiuti in sito, oltre i termini previsti dal codice per il deposito/stoccaggio di rifiuti, costituisce ipotesi di abbandono, che presuppone l’emanazione di un’ordinanza sindacale in cui dovrà essere ingiunta la rimozione dei rifiuti sia al titolare dell’impianto, la ditta SRA, che al proprietario dell’immobile, la società Visama, responsabili in solido del ripristino del sito e, nel caso di intervento del Comune, le attività di rimozione sarebbero comunque in danno dei privati”.
La soluzione, insomma, va trovata al più presto. Anche alla luce dell’incendio dei rifiuti tunisini a Persano e ai tre roghi che hanno colpito quest’area negli ultimi 20 anni.