Era programmato per questa mattina il rimpatrio della salma di Oussama Darkaoui in Marocco, partendo dall’obitorio dell’ospedale San Carlo di Potenza. Il giovane, di 22 anni, è deceduto all’interno del CPR di Palazzo San Gervasio lo scorso 5 agosto.
Tuttavia, il trasferimento è stato bloccato dalla Procura di Potenza, guidata dal procuratore Giuseppe Curcio, che ha disposto il sequestro del corpo per effettuare ulteriori accertamenti sull’identità del ragazzo. “I genitori, come riferito dall’avvocato Arturo Covella, hanno compreso la situazione, sebbene siano provati dal dolore e dall’attesa per poter dare una degna sepoltura al figlio”.”
La Procura di Potenza continua le indagini sulla morte di Oussama. A breve sono attesi risultati dell’autopsia e degli esami tossicologici, che contribuiranno a chiarire le cause del decesso del giovane, descritto da chi lo conosceva come una persona in buona salute e appassionata di sport.
Oussama era trattenuto nel CPR dall’inizio di maggio e aveva subito tre accessi al pronto soccorso di Melfi a causa di atti di autolesionismo, quasi sempre in stato di incoscienza. Il rimpatrio della salma è dunque solo rinviato.