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mercoledì, 22 Gennaio, 2025
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Padula in festa per San Francesco: fede e tradizione in un legame secolare di devozione

A Padula fervono i preparativi per i festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, una figura di straordinaria rilevanza spirituale e morale. Patrono d’Italia, simbolo di umiltà e fratellanza, San Francesco è anche venerato come protettore degli animali, un legame che continua a ispirare l’intera comunità padulese, la quale rinnova la sua devozione attraverso antichi rituali e nuove celebrazioni. In un’epoca segnata dall’urbanizzazione e dalla perdita di contatto con la natura, la figura di San Francesco assume oggi un significato ancora più profondo: il suo messaggio di rispetto per il creato risuona potente, trasversale e urgente.

Il legame tra Padula e San Francesco non è solo spirituale ma anche culturale e sociale. Ogni anno, i fedeli si riuniscono per onorare il Santo con una serie di eventi che coinvolgono la comunità in un rito collettivo che fonde tradizione, fede e natura. Nei giorni precedenti ai festeggiamenti ufficiali, i frati del Convento di San Francesco, Fra Marco Della Rocca e Fra Emilio Cafaro, hanno attraversato le campagne padulesi per la benedizione degli animali. Un gesto semplice ma di grande significato, che rende omaggio alla tradizione francescana di vedere in ogni creatura vivente un riflesso della divinità.

San Francesco è noto per la sua profonda connessione con il mondo naturale, un amore che non conosceva distinzioni tra l’uomo e gli animali. In occasione dei festeggiamenti, il rito della benedizione degli animali ha assunto un valore simbolico ancora più forte, ricordando l’importanza di rispettare e proteggere gli esseri viventi che popolano il nostro pianeta. Gli allevatori locali hanno accolto i frati con gioia, offrendo i loro animali – agnelli, vitelli e altri esemplari – che verranno sorteggiati durante la tradizionale “riffa”, evento cardine dei festeggiamenti, previsto per domenica 13 ottobre.

Questo rito non solo celebra la devozione verso San Francesco, ma sottolinea anche il profondo legame che unisce la comunità rurale padulese alla terra e agli animali, che da sempre rappresentano una risorsa preziosa per il sostentamento. In un mondo sempre più alienato dalla natura, questa tradizione ci ricorda che l’equilibrio tra uomo e ambiente è fondamentale per il futuro del nostro pianeta.

Il messaggio di San Francesco d’Assisi continua a risuonare con forza anche nella società contemporanea, e Padula lo abbraccia in tutte le sue sfumature. Nato da una famiglia agiata, Francesco rinunciò alla ricchezza materiale per abbracciare una vita di povertà e contemplazione, trovando nella natura un rifugio spirituale e una fonte di saggezza. Nei suoi racconti, gli animali non erano semplici creature, ma veri e propri fratelli e sorelle, meritevoli di rispetto e protezione.

Questa visione si è tradotta nei secoli in una celebrazione che ha saputo mantenere intatti i suoi valori fondamentali. Le benedizioni degli animali e dei cinti votivi – segno tangibile della devozione contadina – sono manifestazioni di una spiritualità radicata nelle tradizioni più autentiche. I cinti, offerti come atto di ringraziamento o preghiera, sono un simbolo di speranza e di gratitudine per i doni della terra. Nelle campagne, queste pratiche hanno resistito all’usura del tempo, mantenendo viva una fede che chiede protezione e benedizione per gli animali, risorse indispensabili per il lavoro quotidiano e la vita familiare.

La ricca programmazione di eventi testimonia l’impegno della comunità di Padula nel preservare e tramandare queste antiche tradizioni. Oggi, dopo la novena, la sala del teatro del Convento ospiterà un laboratorio dedicato ai cinti votivi, a cura dell’associazione Desidera. Questa iniziativa punta a riscoprire e valorizzare una delle espressioni più antiche della devozione padulese. Venerdì 11 ottobre, un altro laboratorio organizzato dalla stessa associazione metterà al centro le ciaramelle, strumento musicale che accompagna le celebrazioni di San Francesco, simbolo della cultura popolare locale.

Sabato 12 ottobre, Padula si trasformerà in un palcoscenico musicale con il III Festival delle ciaramelle, zampogne e organetti, che vedrà la partecipazione di numerosi artisti della tradizione musicale campana. Questo evento rappresenta non solo un’occasione per celebrare San Francesco, ma anche un momento di condivisione e valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Domenica 13 ottobre sarà il giorno clou dei festeggiamenti. Le celebrazioni inizieranno alle ore 7:00 con le Messe, seguite alle 10:30 dalla processione con le statue di San Francesco e Sant’Antonio che attraverseranno le vie del paese, portando la fede padulese nel cuore della comunità. La Santa Messa delle 18:00 sarà presieduta dal M.R.P. Antonio Michele Ridolfi, Ministro Provinciale della Cultura Religiosa Salernitano-Lucana. Al termine, si svolgerà la consegna degli abitini dei bambini a San Francesco e Sant’Antonio, atto di affidamento che segna uno dei momenti più commoventi delle celebrazioni.

A concludere la giornata sarà l’attesissima riffa degli animali, un evento che coinvolge tutta la comunità e rappresenta un’occasione di solidarietà e condivisione.

I festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi a Padula rappresentano un incontro tra passato e presente, dove la fede e la tradizione si fondono in un messaggio di rispetto per la natura, gli animali e l’ambiente. La comunità padulese, con il suo profondo senso di appartenenza e devozione, continua a rendere omaggio a un Santo il cui messaggio è più che mai attuale, in un mondo che ha sempre più bisogno di ricordare l’importanza della fratellanza universale e del rispetto per il creato.

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