Nella mattinata di oggi è stato eseguito il provvedimento con il quale vengono disposti gli arresti domiciliari per Nancy Liliano, indagata per omicidio stradale plurimo aggravato.
Il provvedimento si riferisce al grave incidente stradale avvenuto il 6 aprile 2024 a Campagna , in cui persero la vita due militari dell’Arma dei Carabinieri in servizio mentre si trovavano a bordo di un’auto ufficiale, oltre al conducente di un terzo veicolo. Inoltre, un altro militare coinvolto nell’incidente ha subito gravi lesioni, riportando fratture alla clavicola e al bacino.
Secondo la ricostruzione fornita dal GIP, la sera dell’incidente, intorno alle 23:00, i tre militari, del Comando Stazione Carabinieri di Campagna, stavano effettuando un servizio di pattugliamento sulla SS91, all’altezza di via Calli, quando un’autovettura Range Rover Evoque, condotta dall’indagata e proveniente dalla direzione opposta, li ha urtati violentemente sul lato destro. A seguito dell’impatto, la Range Rover ha ruotato di centottanta gradi e ha colpito anche la parte anteriore di una Fiat Punto, alla cui guida si trovava un settantacinquenne di Campagna.
In conseguenza dell’incidente, un militare è deceduto immediatamente nonostante i tentativi di rianimazione del personale del 118, mentre gli altri due sono stati portati all’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli, dove uno di essi è deceduto a causa delle ferite. L’uomo alla guida della Fiat Punto è stato ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia , ma è deceduto dopo alcuni giorni a causa di un politrauma.
La conducente della Range Rover, Nancy Liliano, è stata trasportata all’ospedale “San Francesco D’Assisi” di Oliveto Citra, dove è risultata positiva all’alcool test e alla cocaina.
Le indagini, condotte dalla locale Squadra Mobile e dal Laboratorio Centrale Automotive Analytics and Forensics della Polizia Stradale di Roma, hanno analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza e rilievi della scena dell’incidente. Questa analisi ha permesso di ricostruire la dinamica del sinistro, la velocità dei veicoli coinvolti e di raccogliere prove utili.
Secondo le risultanze la Range Rover Evoque sarebbe giunta sul luogo dell’impatto a una velocità media compresa tra 128 e 133 km/h e, a seguito di un tentativo di frenata, avrebbe colpito il veicolo dei Carabinieri a una velocità media di 114 km/h. È emerso quindi che la Range Rover superasse il limite di velocità di 64 km/h rispetto ai 50 km/h previsti per quella strada, che è caratterizzata da edifici e si trova in un contesto urbanizzato, con condizioni di visibilità notturna.